Il film di oggi è Rush: parla di Formula 1. Non sono un’appassionata di questa disciplina, se è questo che state pensando! L’ho scelto per la rubrica Homecinema perché attraverso il rapporto tra i protagonisti illustra due modi diametralmente opposti di affrontare la vita, senza giudicarne uno migliore dell’altro.
I due personaggi in questione sono Niki Lauda e James Hunt. Negli anni ’70 finirono sotto i riflettori per la loro rivalità. Due piloti tanto diversi tra loro, sia nel privato che nell’approccio alla competizione, quanto uguali nell’altezza del livello raggiunto. Hanno segnato un capitolo importante nella storia della Formula 1.
Niki Lauda era razionale. Studiava la macchina, che contribuiva a mettere a punto. Non si concentrava sulla singola corsa, ma sull’intero campionato. Si focalizzava sui suoi obbiettivi, escludendo il resto. Ridottissima vita sociale, niente eccessi, carattere poco amabile: non suscitava molta simpatia, ma era felicemente sposato, e nel tempo conquistò il rispetto del pubblico e degli avversari.
James Hunt era passionale. Voleva sfruttare il successo derivante dalle vittorie per godersi la vita: feste, popolarità, piccole follie. Di aspetto piacente, si circondava di donne, senza stabilire però con nessuna un rapporto speciale. Estroverso, piaceva molto alla gente.
Un giorno Lauda ebbe il tristemente noto incidente in cui rischiò il peggio. In quest’occasione dimostrò la sua tenacità: tornò a correre quando non si era ancora perfettamente ristabilito. La sua carriera continuò a lungo, e oggi lo vediamo spesso intervenire come “opinionista” nelle trasmissioni sulla Formula 1.
La carriera di Hunt invece non fu così duratura. Si ritirò presto, pago del successo ottenuto. Ma Rush non dice che uno fosse migliore dell’altro: i due piloti avevano modi diversi di vedere la stessa cosa. Eppure impararono a conoscersi e rispettarsi, nonostante l’iniziale antipatia e la leggendaria rivalità.
C’è chi lavora duramente e costantemente per raggiungere i suoi traguardi. E c’è chi la prende più alla leggera, raggiungendo gli stessi traguardi con relativa facilità, sostenuto dall’entusiasmo, dal talento naturale, dalla fiducia di sé e forse anche sfidando la fortuna. A volte chi lavora sodo potrebbe quasi sentirsi vittima di un’ingiustizia cosmica vedendo un apparente “scansafatiche” raggiungere i suoi stessi obbiettivi. Ma la storia di Niki Lauda e James Hunt ci mostra come sia possibile che nasca un rispetto reciproco nonostante le differenze.
Certo chi vuole raggiungere risultati duraturi nel tempo deve basarsi sull’impegno e sulla costanza, come Lauda. Ma non è detto che tutti abbiano questo obbiettivo; c’è chi si accontenta di raggiungere il top una volta, di essere come un magnifico flash, e poi prosegue spensierato verso altri lidi, come Hunt.
Piccola nota sul cast di Rush prima di lasciarvi alla consueta scheda tecnica: 1) il nostro Pierfrancesco Favino interpreta Regazzoni, compagno di squadra di Lauda alla Ferrari; 2) gli attori sono sorprendentemente somiglianti ai veri personaggi, donne incluse: guardate l’immagine qui sotto e giudicate voi!
Scheda tecnica:
- Anno: 2013
- Regia: Ron Howard
- Cast: Chris Hemsworth, Daniel Brühl, Alexandra Maria Lara, Pierfrancesco Favino
- Genere: Biografico
- Paese: Germania, UK, USA
Dai sempre degli spunti interessanti per una serata in compagnia del videonoleggio 😉
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Mi fa piacere che li trovi interessanti, grazie! Questa volta si tratta di un film che io per prima ho visto dietro suggerimento altrui, cioè di mio fratello che me ne aveva parlato molto bene! 🙂
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Molto carino questo film, l’ho visto anche in lingua originale ed è ancora meglio
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Sono d’accordo. Effettivamente in genere i film in lingua originale rendono meglio, così come anche le serie TV… 🙂
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Bellissima analisi, brava! Ho visto il film quando è uscito, e mi è piaciuto molto!
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Grazie, sai, ha avuto anche il piccolo “effetto collaterale” di farmi interessare alla Formula Uno di quegli anni… I giorni immediatamente seguenti alla visione non parlavo d’altro con i colleghi! 🙂
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😀 Ho sempre seguito poco la Formula 1, ma ricordo i grandi campioni del passato: Lauda, Alboreto, Johansson, Mansell… Di sicuro, prima la seguivo un po’ di più. Ora, invece, con tutte le diavolerie meccaniche non me ne interesso più. Buona giornata! 🙂
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Buona giornata anche a te! 🙂
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Ciao, entro oggi per la prima volta nel tuo bel blog.
SI tratta di un film strepitoso, che oltre a recuperare i miei ricordi di ragazzo quando stavo fisso davanti al televisore a guardare ogni singola gara, è anche come dici giustamente tu una metafora della vita di tutti noi, con i nostri obiettivi e le nostre speranze.
Kikkakonekka (maschietto)
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Ciao, e grazie innanzitutto della visita!
Mi fa piacere ti sia piaciuta la mia “riflessione”! .-)
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L’interpretazione di Bruhl è fantastica, sono rimasta molto colpita dal film. Certe scene mi hanno proprio raggiunta!!!!
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Anche per me è stato così! 🙂 Ero prevenuta, pensando che l’argomento Formula 1 non mi interessasse poi tanto, e invece… Sorpresa!
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