Scegliere le confezioni giuste contro lo spreco

3 consigli rapidi antispreco: scegliere le confezioni giuste

La prossima volta che “finite” un tubetto di crema mani, prima di buttarlo fate un “esperimento”: tagliatelo! Scoprirete che dentro c’è ancora crema sufficiente per almeno 2-3 generose applicazioni.

Con questa premessa oggi torno sull’argomento dello spreco condividendo con voi qualche considerazione sulle confezioni dei prodotti che acquistiamo.

Alcune confezioni non permettono di far uscire del tutto il contenuto. Non si riescono a svuotare completamente. Quello che rimane all’interno finisce sprecato! Altre confezioni invece possono essere svuotate del tutto, diminuendo o azzerando lo spreco.

La top-3 delle confezioni antispreco

  1. Barattoli
  2. Tubetti di plastica
  3. Bottiglie “classiche”

… e le corrispondenti alternative sprecone:

  1. Flaconi che non si svitano
  2. Tubetti metallici (vedi foto sotto)
  3. Brick con tappo in plastica

3 consigli rapidi antispreco: scegliere le confezioni giuste

Vediamo nel dettaglio il perché

Al primo posto ci sono i barattoli perché basta aprirli e si riesce a prelevare senza difficoltà tutto il contenuto. Al contrario, i flaconi che non si svitano, come quelli di alcune creme per il corpo, o alcuni fondotinta con erogatore, non possono essere aperti completamente, perciò va sprecata una notevole quantità di prodotto che non c’è verso di far uscire.

Al secondo posto ci sono i tubetti di plastica, come quelli della crema mani. Arriva il momento in cui premendo sul tubetto non esce più niente, però si vede in controluce che c’è ancora del prodotto all’interno. Tagliando con le forbici il tubetto a metà, si potrà prelevare tutto il contenuto “intrappolato”. Invece i tubetti metallici, come quelli di alcuni dentifrici, o del concentrato di pomodoro, una volta spremuti e schiacciati c’è poco da fare: non è produttivo tagliarli e quindi quel che resta dentro è sprecato.

Al terzo posto ci sono le bottiglie. Quelle dalla forma classica, senza bombature intorno al collo. Se il contenuto è denso (come la passata di pomodoro, ma anche il docciaschiuma), rimane una certa quantità attaccata alla bottiglia, è vero, ma basta aggiungere un po’ d’acqua, chiudere e agitare la bottiglia, e così diluiti i resti di prodotto potranno uscire ed essere utilizzati. In generale comunque le bottiglie sono destinate ai liquidi, come latte o succhi di frutta, ed in questo caso sono ottime perché permettono di essere svuotate facilmente fino all’ultima goccia. Al contrario, i brick con tappo in plastica molto difficilmente si svuotano proprio del tutto. Se proprio si deve scegliere il brick, è da preferire quello classico, da tagliare con le forbici quanto serve ad agevolare la fuoriuscita del prodotto.

Tradurre nella pratica 

Facendo la spesa varrebbe la pena riflettere su quale confezione, per lo stesso prodotto, sia meno “sprecona”. Cosa prediligere?

  • La maionese in barattolo invece di quella in tubetto. Oppure la maionese in tubetto di plastica e non in tubetto metallico.
  • Il dentifricio nel tubetto di plastica anziché nel tubetto metallico.
  • I succhi di frutta in bottiglia (o bottiglietta) anziché in brick con tappo in plastica (o mini-brick con cannuccia).

Questi sono solo pochi spunti. In generale, basta porsi la domanda: “riuscirei a svuotare facilmente questa confezione“?

Photo credits: 1;2.

18 pensieri riguardo “Scegliere le confezioni giuste contro lo spreco

  1. Le confezioni sono un gran problema per quanto riguarda sprechi ma anche e soprattutto lo smaltimento, non sono una persona che ama i doppi, tripli incarti e francamente non capisco come sia possibile che i prodotti sfusi costino così tanto….
    Io credo che riceverebbero un incentivo di utilizzo veramente sorprendente se costassero un po’ meno dei prodotti già imbottigliati, l’attenzione all’ambiente è un fattore sentito da molti per fortuna, ma purtroppo sono sempre i singoli a dover fare delle scelte concrete e non è sempre possibile spendere di più specie per prodotti di uso comune e quotidiano come i detergenti, i detersivi e simili….
    Ricordo che mia madre mi raccontava che quando era piccola acquistava la passata di pomodoro a peso, così come l’olio ed il riso, il tutto senza minimo di acquisto, senza confezioni e sicuramente senza spreco.
    Sarebbe bello poter tornare ad acquistare solo ciò che serve e non ciò che siamo indotti a comprare……

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    1. Riesci a piegarli per tagliare un angolo? Mi sembrerebbe difficoltoso così a occhio, ma è un’idea astuta! Comunque sì, c’è anche il discorso della differenziata… A me non piacciono per niente questi brick col tappo, si era capito? 🙂

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  2. Sai che hai davvero ragione?!?
    Io compro il latte in brick con il tappo di plastica perché per me sono molto più comode da aprire e soprattutto da richiudere (non siamo grandi consumatori, e così si conserva meglio rispetto alle confezione classiche che rimangono sempre un po’ aperte), però che odio quando si sente che ce n’è ancora un po’ e non si riesce a svuotarlo del tutto!!
    Anche perchè poi per me è un grosso problema anche dal punto di vista della raccolta differenziata!!!

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