3 serie TV che non ti aspetti (di trovare sul mio blog)

3 serie tv

Ultimamente il mio panorama si è ampliato, riguardo alle serie TV. Da quelle citate in precedenza, credo emergano chiaramente i miei gusti: basti pensare a The CrownDownton Abbey. Oggi però vi parlerò di tre serie che rappresentano un’eccezione sia rispetto ai miei gusti che ai contenuti che sono solita condividere sul blog: affrontano temi forti, drammatici, tutte cose che evito di trattare qui – sennò che “lato rosa” sarebbe? Ma stavolta voglio sorprendervi con qualche spunto diverso! 

13 reasons why

Cosa racconta: Una ragazza diventa vittima di atti che sarebbe riduttivo definire di bullismo. Matura un disagio profondo, non vede via di uscita e decide di togliersi la vita. Prima di farlo, incide delle audiocassette in cui nomina le 13 persone – i 13 motivi – che l’hanno portata a questa drammatica decisione.

Cosa ne penso: Funziona principalmente facendo leva su emozioni e sentimenti tipici degli adolescenti, con gli adulti considerati personaggi marginali, incapaci di capire le cose che contano. Sono troppo grande per condividere quest’impostazione, ma riesco ancora a comprenderla.

The night of

Cosa racconta: Il protagonista è un giovane educato, con un’amorevole famiglia di origini pakistane, il padre è tassista. Una sera fa uno sgarro, l’unico della sua vita (o forse no?): volendo partecipare ad una festa, prende di nascosto il taxi del padre. Una ragazza, credendolo un taxi in servizio, sale a bordo. Inizia una vicenda che lo condurrà in carcere.

Cosa ne penso: E’ probabilmente la miglior serie che abbia visto, nel suo genere. Molto ben fatta, affronta la vicenda da ogni punto di vista. Mostra che la verità non è facile da appurare, ed anche il lieto fine, come tutto e tutti, può presentare due lati della medaglia.

Twin Peaks

Cosa racconta: In una cittadina di provincia viene trovato il cadavere di una giovane, conosciuta come una brava ragazza, oltre che una vera bellezza. Arriva sul posto un agente dell’F.B.I., che inizia a scavare sul passato oscuro della ragazza e di altri personaggi.

Cosa ne penso: Premetto che non ho ancora finito di vedere questa serie girata nei lontani anni ’90… All’epoca era un cult, ma io ero troppo giovane per interessarmene. Talvolta alcuni dettagli che vorrebbero essere drammatici sfiorano il ridicolo, ricordando Beautiful; aldilà di ciò, la vicenda è intrigante e l’ambientazione suggestiva. Ho iniziato a seguirla perché quest’anno, a distanza di circa un trentennio, è uscito l’attesissimo, pubblicizzatissimo sequel

Photo credits: 13 reasons why, The night of, Twin Peaks

22 pensieri riguardo “3 serie TV che non ti aspetti (di trovare sul mio blog)

  1. ciao, ho scoperto qualche anno fa la serie Suits. Ora è trasmessa da Netflix allora la vedevo su cokeandpopcorn che ora ha chiuso i battenti. Se ti capita di vedere un episodio fammi sapere cosa ne pensi.
    Buona giornata

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            1. Capisco… Beh, senza dire troppo per non fare spoiler ad altri lettori che magari leggono qui di passaggio… Ti posso dire che la vicenda finisce con il bene che in qualche modo trionfa, ma a che prezzo? Non mi sbilancio di più.
              Generalmente anch’io preferisco vedere cose che mi intrattengano senza demoralizzarmi o agitarmi, ma qualche volta – come dimostrato da questo post – “esploro” generi diversi.

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    1. No, non l’ho vista! Dove la trasmettono?
      Riguardo Twin Peaks, non volevo scoraggiare nessuno! 🙂 Come ho scritto, la visione è ancora in corso, sono alla seconda stagione (ancora anni ’90) dopodiché passerò al sequel! Magari per un giudizio complessivo mi sbilancerò di più a visione ultimata! 🙂 Però è vero che alcuni dettagli mi suonano un po’ ridicoli e onestamente stonano con il tema della vicenda.

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  2. Ciao! Se mi permetti il lato “rosa” di Twin Peaks sta nell’impostazione visuale che, soprattutto, si vede nella prima puntata e nelle altre dirette da David Linch. Regista molto legato alla pittura, alla meditazione trascendentale e alla psicanalisi, passioni che trasporta nei suoi film e anche nella sua più famosa serie televisiva (credo anche l’unica). L’apparente discontinuità della storia e i suoi personaggi che in alcuni casi effettivamente sfiorano il ridicolo sono scelte innovative per una serie tv che, parzialmente, ritroviamo in seguito in serie più famose come ad esempio Lost. Ma la cosa sorprendente, a mio avviso ripeto, è l’aspetto visionario ed onirico che spesso si introduce inaspettatamente nelle puntate come la famosa scena del nano che balla in sogno per l’agente dell’F.B.I. Dale Cooper. https://youtu.be/gCfvtuSRVPY
    Un saluto!
    Giorgio

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