Torniamo a parlare di tendenze primavera-estate 2018. Oggi vi parlo del sempre più diffuso vezzo di molte maison di moda (da quelle più esclusive fino a quelle più commerciali) di decorare vari modelli con il proprio logo, o nome per esteso. E non attraverso un piccolo e delicato dettaglio, che so, una fibbia o una discreta applicazione. Bensì a tutto campo, in modo a volte persino appariscente. Questa “autocelebrazione” del produttore sui capi di abbigliamento può suscitare qualche perplessità. Ci piace o no?
A me, tutto sommato, la tendenza brand & logo piace, ma con qualche riserva. E’ difficile indossare con eleganza un vestito con impresso un marchio grande quasi quanto un manifesto pubblicitario. Si rischia di scadere nel trash, temo. Inoltre si potrebbe dar l’impressione di voler fare sfoggio dei propri acquisti firmati – cosa che non è mai un segno di autentica raffinatezza.
Piccola digressione. Mi è venuto in mente il famoso cappellino di paglia con la scritta “Raggio di Sole“, azienda di mangimi che – credo nel periodo degli anni ’70 – ha regalato e distribuito il suo gadget in qualsiasi fiera locale, tanto che praticamente tutti, non solo gli allevatori, avranno visto comparire in casa propria, o di qualche parente, questo ormai mitico cappellino dalla scritta rossa! Ma nessuno avrebbe pagato per averlo.
Perché i capi d’abbigliamento con sopra il nome di qualche azienda di solito sono gadget promozionali, no? Si ricevono in omaggio, non si acquistano. Ovviamente c’è una bella differenza tra un cappellino di paglia Raggio di sole e capi d’alta moda, ma la domanda uno potrebbe porsela: perché dovrei pagare per fare pubblicità ad un brand?
Fin qui ho parlato delle possibili obiezioni alla tendenza brand & logo, ma come accennavo prima, tutto sommato trovo che sia originale e alcuni capi che la rappresentano sono davvero carini. Il segreto probabilmente sta nel “bilanciare“: bilanciare l’eccesso di brand scritti a caratteri cubitali, o in piccolo, ma a tutto campo, con la garbatezza, la femminilità, i tessuti morbidi e i colori tenui.
Nelle immagini a corredo di questo articolo vi mostro una piccola selezione di modelli che trovo molto interessanti:
Nell’immagine in alto, un completo di Max Mara, con la giacchina dalla linea sportiva, ma nell’insieme molto da signora, in un bel colore naturale e tessuto leggero, prezioso, decorato con il nome della marca ton sur ton. E una gonna plissettata doppiata in tulle (altra tendenza moda di questa stagione di cui ho già parlato!) con l’elastico in vita caratterizzato dal brand Pinko, dettaglio che dona la giusta grinta ad un capo dal richiamo fiabesco.
Nell’immagine in basso, un maglioncino in cotone, perfetto a primavera e nelle serate estive più fresche, color confetto; la foggia potrebbe ricordare una semplice felpa, ma è immediatamente riconoscibile come capo d’alta moda grazie al nome dell’esclusivo stilista, Kenzo. E infine una giacca sportiva, tipo tuta da ginnastica, con la banda sulla manica percorsa dal logo del brand, ma il tutto è reso più ricercato grazie al tessuto laminato, frutto della collaborazione tra Diadora e MSGM.
VITAINCASA il lato rosa della vita 
piace anche a me con qche riserva come dici tu:) buon lunedi lucia
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A volte gli stilisti si divertono a “provocare”! 🙂
Buon lunedì anche a te! 🙂
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Ho visto in sfilata un completo pantalone Mm tutto logato e persino il sandalo! A mia figlia piace da impazzire perché dice che è stiloso😊 ( infatti lo vuol prendere per il battesimo della sua piccina) a me invece sembra troppo manifesto pubblicitario e ostentazione come dici tu … buon inizio settimana😘
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Credo di aver capito di quale completo si tratta. E’ simile a quello con gonna che ho messo nella foto in alto per caso? In realtà mi piace, nel suo genere lo trovo anch’io stiloso! E’ vero che per un battesimo oggi è ammesso anche un abbigliamento più casual, ma dipende sempre innanzitutto dai gusti personali! 🙂
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Dipende.
A me indossare e porre in evidenza “brand & logo” a volte sembra quasi fare pubblicità gratuita.
Però altre volte il logo è carino e la scritta diventa tutt’uno con il capo d’abbigliamento, quindi il mio giudizio è… dipende!
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Mi trovi perfettamente d’accordo! Buona giornata!
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Ho sempre avuto molte delle tue stesse riserve sui loghi, mi sembra uno sfoggio inutile a meno che non parliamo di loghi piccoli 🙂
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Ecco, c’è una notevole differenza, i loghi piccoli sono un discorso, quelli macroscopici di tendenza adesso tutt’altro!:-)
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Ciao! Quella del logo esibito era una moda degli anni 80 ora tornata e… Um mm… Fatico un po’ a capire se mi piace davvero…. Fendi ha proposto addirittura il logo su tutto vestito scarpe pelliccia borsa!!! Difficile da portare almeno di non essere alla settimana della moda …. Ma nella vita reale forse meglio non eccedere! Buona serata
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Dici bene, sarebbe meglio non eccedere… Bisogna ricordarsi sempre della differenza tra le foto sui social, o altre occasioni di “esibizione”, e la vita reale! 🙂 Buona serata anche a te, grazie.
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A me non piace per niente (ma proprio zero), soprattutto se il marchio o il logo sono una presenza ingombrante e gridata. Passi, ovviamente, il piccolo logo posizionato in modo discreto che noti solo se ci cade sopra lo sguardo, ma in altri casi… brr.
Io ad esempio amo molto le borse Borbonese, che trovo leggerissime, resistenti, e proprio come piacciono a me per forma/capienza/dimensioni. Però mi dispiace tantissimo quella scritta vistosa sulla tracolla, che oltretutto sembra pure voler ostentare l’acquisto fatto (e secondo me, nel 99% dei casi, è questa la ragione per cui i loghi enormi impestano i nostri guardaroba. Io non ho mai visto magliette da H&M col logo H&M stampato sopra a caratteri cubitali, per dire).
Senza contare che, appunto, il mio corpo è il mio corpo, non un manifesto ambulante per affissioni pubblicitarie.
Quindi insomma, no: a me, i loghi a vista non piacciono proprio. E ti dirò di più: è capitato che io evitassi l’acquisto di certi capi che mi piacevano, proprio a causa del logo a vista che… brr :-\
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Devo ammettere che, per quanto riguarda la tendenza brand & logo, sono rimasta sorpresa dell’enorme successo che ha riscosso tra la gente comune. In realtà ricordo molti capi di marche di certo non altisonanti, tipo la Benetton, o Tezenis, o persino marrche sconosciute al mercato, che nel tempo hanno proposto molti loro prodotti “vistosamente brandizzati” (si può dire?). Io non ho acquistato nulla comunque, se troppo sfacciato, come dici anche tu non sono mica un manifesto ambulante! 🙂
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