Pensare in grande

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A volte pensare in grande conviene! Sappiamo che non sempre il “formato famiglia” è davvero conveniente, ma ci sono dei casi in cui effettivamente lo è, anche se non si ha una famiglia numerosa. Oggi vi parlo di due modi in cui penso in grande, nelle abitudini quotidiane, e di come riesco in questo modo a risparmiare tempo, denaro e a contribuire all’ambiente.

Iniziamo dal pane. Faccio il pane in casa da un paio d’anni, da quando ho la macchina del pane. All’inizio facevo il filoncino da 1/2 kg – essendo solo in due in casa, mi sembrava il formato più adatto. Poi ho capito che…

  • il pane fresco era una tentazione: finivamo sempre per tagliarne una fettina di troppo…
  • anche col filoncino da 1/2 kg, e nonostante il punto precedente, un po’ di pane diventava inevitabilmente raffermo;
  • i filoncini finivano relativamente in fretta e dovevo cuocerne spesso…

Passato l’entusiasmo dell’inizio, quando sulle considerazioni precedenti prevaleva la curiosità di sperimentare sempre nuove farine, ho iniziato a fare i filoni più grandi, da 750 g.

Il tempo per versare gli ingredienti nel cestello è uguale. Il tempo di lievitazione e cottura è solo poco più lungo. E, ottenendo più pane in una sola lavorazione, devo farlo meno spesso.

Una volta raffreddato il filone, lo affetto e lo congelo.

Di volta in volta scongelo solo le fette necessarie: così è facile resistere alla tentazione di prendere una fetta in più. Inoltre in questo modo non mangio mai pane raffermo! Qualcuno penserà: “Che tristezza il pane scongelato!”. In realtà questa soluzione offre innegabili vantaggi per me. Passando dal filoncino da 500 g a quello da 750 g ho riscontrato benefici per linea, gusto e tempo.

La stessa idea potrebbe sfruttarla anche chi il pane lo compera dal fornaio! Oggi è in aumento l’acquisto di panini monoporzione e baguette di piccole dimensioni, perché rispetto al passato mangiamo meno pane, e lo vogliamo sempre fresco.  L’alternativa sarebbe acquistare una volta a settimana un filone di pane comune (notoriamente più genuino ed economico), affettarlo e congelarlo.Pensare in grande yogurt by vitaincasa.jpg

Il secondo modo in cui ho iniziato a pensare in grande riguarda… lo yogurt. Avevo accennato a questo discorso qui, ma vorrei dedicargli qualche parola in più.

A colazione mangio quotidianamente lo yogurt. All’inizio prendevo i comuni vasetti da 125 g. Poi mi sono fermata a riflettere su quanti imballaggi inutili acquistassi in questo modo. A me non serve l’imballaggio, ma il contenuto! Così ho iniziato ad acquistare i barattoloni di yogurt da 1/2 kg. Prelevo ogni giorno la porzione che mi serve e conservo il barattolone in frigo chiudendolo con un piattino da tè. Si mantiene benissimo 4 giorni.

Un barattolone da 1/2 kg equivale al contenuto di 4 vasetti piccoli, ma c’è molta plastica in meno. Sul lungo periodo è un contributo non insignificante per l’ambiente! Inoltre generalmente lo yogurt nel barattolone ha un prezzo al kg leggermente inferiore rispetto ai vasetti piccoli, garantendo anche un po’ di risparmio economico.

Che ne dite? C’è qualche ambito della vostra vita quotidiana in cui pensare in grande vi porterebbe dei vantaggi?

12 pensieri riguardo “Pensare in grande

  1. Ciao, buongiorno! Belle idee, davvero! Quella che mi piace molto è quella del pane fatto in casa. 🙂 A casa i miei comprano un giorno sì e l’altro pure, il pane sciapo. Che poi, vabbè, lo smezzano anche loro, nel senso che una parte va in freezer, da scongelare all’occorrenza, ma… sto diventando intollerante a questo tipo di pane: non nel vero senso della parola, è ovvio, ma non lo posso più vedere; tra l’altro, dopo un giorno, ad una delle estremità si crea una piccola crepa, e poi è già un po’ raffermo… che pizza!!! 😦

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  2. Brava. Giusti consigli. Con la macchina del pane mi diverto a preparare i pani “speciali”…cambio le farine, aggiungo uvetta, noci,mele, …secondo la disponibilità in casa.Non si spreca nulla. Affettato è un’ottima merenda sia in casa che fuori. Il pane per i pranzi, non mi vengono molto bene, togliendo la spatolina rimane il buco e non riesco ad affettarlo bene. Ho provato con farine speciali, locali, bio,…niente. 😦 Allora, una volta a settimana acquisto una certa quantità che mi basta per tutta la settimana. Inoltre acquisto anche i cornetti, che affettati, sono le nostre “fette biscottate” (niente imballaggi carta/plastica in più, solo un sacchetto di carta che si riutilizza!). Per lo yogurt ti consiglio la yogurtiera, anche qui mai più vasetti di plastica! A tuo piacere allo yogurt bianco puoi aggiungere il miele, qualche cereale, una spruzzata di cacao, qualche frutto di stagione a pezzetti. Buona Vita in Casa! 🙂 Buona settimana e grazie per queste buone pratiche casalinghe utilissime per il nostro Ambiente! 🙂

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  3. Anch’io sono contro le mono/micro porzioni, ma spesso devo fare di necessità virtù dato che non ho troppo spazio in casa.
    Compero anch’io lo yogurt in barattolone, lo prendo a fine pasto al posto del dolce.

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