La storia della principessa che non voleva dormire mai – 2a parte

La principessa che nono voleva dormire mai by vitaincasa unicorno (1)

Prosegue la storia della principessa che non voleva dormire mai. L’abbiamo lasciata al termine della puntata precedente (pubblicata giovedì scorso) ad avventurarsi coraggiosamente da sola nel mondo dei sogni. Arriverà l’unicorno a farle da guida, come aveva predetto la fata? E soprattutto, riuscirà la principessa a trovare l’erba magica per far guarire il suo papà ammalato?

Dopo pochi passi, effettivamente le si fece incontro un unicorno, il quale, con una bella riverenza, la salutò: “Ben arrivata, principessa, nel mondo dei sogni!”. La principessa fu felice di vederlo e subito disse: “Oh, sono lieta di vederti unicorno, sai, io sono qui per cercare l’erba magica con cui potrò far guarire il mio papà, cioè il re, che è molto malato”. 

“Certo, principessa, vi aiuterò a trovarla, seguitemi”. E così l’unicorno si incamminò e la principessa lo seguiva. Mentre camminavano, intorno a loro si dispiegava una moltitudine di quei fiori meravigliosi da deliziare gli occhi. Poi a un certo punto i fiori si diradarono, e ben presto ci fu solo erba. Un’erbetta sottile, tenera e visibilmente morbidissima.

Ecco l’erba magica, principessa“, annunciò l’unicorno. La principessa si affrettò a raccoglierne un ciuffetto, e nel mentre l’unicorno con una bella riverenza fece per allontanarsi. “Dove vai amico mio?”, chiese la fanciulla. “La mia missione è terminata, per oggi non avete più bisogno di me. Ma spero che tornerete a trovarmi!”, rispose l’unicorno. La principessa si preoccupò: “Oh, no, non andare via, aiutami ancora. Come farò a tornare a casa?”. “Saprete cavarvela da sola, vedrete!”, aggiunse sorridendo l’unicorno, e si allontanò.

La principessa si fermò a riflettere. Ora aveva raccolto l’erba magica, ma doveva trovare il modo di portarla al suo babbo. Come avrebbe fatto? Vuoi per la lunga camminata e vuoi perché pensare stanca, le venne voglia di riposarsi un po’. E giacché quel praticello di erba magica era così vellutato e soffice, decise di sdraiarsi e schiacciare un pisolino.

Poco dopo, si risvegliò nel suo lettino, al castello. “Ma… è stato un sogno? Oppure realtà?” si domandò, stropicciandosi gli occhietti. Si rese conto che in mano reggeva il ciuffetto di erba magica che aveva raccolto. Balzò giù dal lettino e senza indugio corse nella stanza dove si trovava il re.

Il re guarì, e non si ammalò più, perché la principessa non aveva più paura di dormire: ora sapeva che, addormentandosi, poteva raggiungere il mondo dei sogni e incontrare il suo amico unicorno.

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