Parliamo di pausa pranzo

Parliamo di pausa pranzo by vitaincasa (4)Parliamo di pausa pranzo! Io porto la cosiddetta “schiscetta” da casa, e come me tanti altri. Con le prime giornate di sole e la riapertura dei dehors (vorrei dire la fioritura dei dehors) di bar e ristoranti, ho però l’impressione che più persone ora preferiscano fare la pausa pranzo in locali di ristorazione di vario tipo. Ma forse è solo che sono più visibili? Comunque sia, dalla vista di quanto appaiano liete e rilassate le persone quando mangiano nei dehors mi è venuta l’ispirazione per questo articolo. 

Io stessa sono tentata da un ristorantino con dehors; penso che regali la sensazione di essere turisti in vacanza, dimenticando per un momento di dover invece tornare al lavoro. Inoltre mangiare all’aperto di solito stimola l’appetito. Insomma, ci sono tutte le carte in regola per lasciarsi andare, e qualche volta ci sta; ma se si tratta in effetti non dello sfizio di una vacanza, bensì di un pasto quotidiano, credo sia importante fare attenzione quando si sceglie dal menu. Raccolgo di seguito qualche spunto, sperando possa essere utile.

Scegliere piatti semplici, come alla griglia o al cartoccio, è tendenzialmente una buona cosa. Nei ristoranti, persino le grigliate sono solitamente più condite che a casa, ma sempre meglio scegliere queste, ad esempio, rispetto a piatti che si presentano già dal nome più elaborati, ad esempio ripieni, fritti, pasticci ecc.

Molti locali propongono oggi le insalatone o bowl “fai da te”, cioè da comporre come si vuole, scegliendo da una selezione di cereali, verdure, pietanze proteiche (pollo, uova, ecc.) e infine i condimenti. Le bowl sono ottime per un pranzo completo e sempre vario. Conviene ricordare che i legumi non sono verdure, ma alimenti proteici (sebbene spesso nei menu siano elencati erroneamente tra le verdure). 

La bevanda migliore per pasteggiare è l’acqua; visto che dopo pranzo si rientra al lavoro, no agli alcoolici, ed inoltre anche alcune bevande analcoliche, essendo molto zuccherine, possono rendere più difficoltoso lavorare nelle ore successive.

Parliamo di pausa pranzo by vitaincasa (2)

A fine pasto, meglio la frutta del dolce. Specie in questo periodo, l’opzione frutta è disponibile quasi dappertutto, almeno sotto forma di macedonia. I succhi di frutta sono bevande rinfrescanti, non possono essere considerati come sostituto della frutta fresca – neanche se sono del tipo “frutta e polpa”.

A volte è bello pranzare con un panino. Invece di lasciarsi tentare dai soffici tramezzini è bene orientarsi su panini veri e propri, con un pane dalla crosta croccante, perché richiede più masticazione e lascia maggiore sazietà. 

Imparare a non lasciarsi condizionare dal prezzo fisso è difficile ma importante: in alcuni ristoranti propongono il menu completo a prezzo fisso, dall’antipasto al dolce, o addirittura i buffet all you can eat. Queste formule allettanti inducono a mangiare più di quanto si farebbe normalmente, e troppo in fretta, perché la pausa pranzo generalmente ha una durata limitata. 

Prima di aggiungere condimenti, meglio assaggiare. Solitamente le pietanze sono servite già condite; perciò anche se vengono portate in tavola l’oliera e la saliera, nella maggior parte dei casi non occorre realmente utilizzarle.


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15 pensieri riguardo “Parliamo di pausa pranzo

  1. Da quando abito a dieci minuti dall’ufficio e dovendo rientrare alle 16, riesco a tornare sempre a pranzo a casa, ma quando vivevo a Terni mi portavo la schiscetta, compravo un panino in un negozi vicino solo nelle giornate di esami di guida, altrimenti sempre pranzo da casa,snack e frutta inclusi, anzi quelli li porto anche ora. Ora è vero che ogni tanto mangiare al ristorante è una coccola e ci sta, ma tutti i giorni fa male al portafoglio e alla salute. Le bowl fai da te tipo il pokè sono delle cucine in veste più chic dell’insalata di riso, per l’all you can eat mi piace nell’orientale a cena perchè posso scegliere molti piatti (generalmente a base di verdure) e fortunatamente le loro porzioni non sono esagerate…..

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    1. Sei fortunata a poter rientrare a casa per pranzo, in questo modo è veramente una pausa ricreativa, e fai un vero pranzo.
      La penso come te, mangiare sempre fuori fa male al portafogli e alla salute, per quanto si possa stare attenti, è davvero facile cedere alle tentazioni quando si mangia fuori. Purtroppo non tutti hanno la possibilità di portare da casa il pranzo.

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  2. Io andavo alla mensa o al bar, ma poi ho visto che mettevo su Kg perché, per quanto uno stia attento, è facile cadere alle tentazioni, anche le più semplici (una pasta ai 4 formaggi, per es.).

    Ora mi porto qualcosa da casa, mangio “leggero”, anche se in effetti mangiare fuori era più divertente.

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    1. Penso che mangiare fuori, e intendo proprio nei tavoli all’aperto, in questo periodo, davvero faccia sentire in vacanza per qualche momento… Per conciliare la mia preferenza del pranzo portato da casa con la voglia di mangiare fuori, ho pensato che a volte posso prepararmi un panino da mangiare su una panchina!

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  3. Ciao, ho scelto di uscire di casa un’ora prima per poter percorrere circa 4 km nel centro di Roma che si sta svegliando, la mia “coccola” per affrontare la giornata. A fine percorso compro il pranzo al supermercato, già pronto e con i 4 euro dei buoni pasto ci faccio rientrare anche frutta e dolcetto. Prima mi portavo il pranzo da casa ma camminare (leggera) vale più di ogni altra cosa (per me).

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