Le lacrime della Befana – prima parte

Le lacrime della Befana

Cari bambini, eccoci alla Vigilia di Natale. E’ un giorno magico, soprattutto per voi, e mentre aspettate che arrivi la sera, e che Babbo Natale vi porti un bel dono, anch’io vi regalo qualcosa: una favola che parla della “collega” di Babbo Natale, cioè la Befana!

La favola si intitola “Le lacrime della Befana“:

“Un tempo la Befana non comprava i regali nei negozi, come fa oggi. Aveva un laboratorio artigianale, nascosto in un bosco, in cui una squadra di solerti folletti lavorava alacremente tutto l’anno per costruire i giocattoli che poi, la notte dell’Epifania, lei avrebbe consegnato casa per casa a tutti i bambini

A quel tempo la Befana non era ancora vecchia e malridotta come la conosciamo oggi. Era una graziosa e dolcissima fanciulla, molto sensibile e amorevole, e aveva così tanto a cuore tutti i bambini da desiderare per loro tutto il bene del mondo. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per vederli felici, ecco perché lavorava tutto l’anno insieme ai suoi folletti per preparare regali per ognuno di loro. Però voleva anche che i bambini fossero buoni, e per questo motivo, per correggerli, se scopriva che erano stati cattivi portava loro solo carbone e niente giocattoli.

La Befana aveva il potere magico di leggere il pensiero e il cuore dei bambini, ecco perché sapeva sempre se uno era stato buono o cattivo. Non la si poteva imbrogliare! Si metteva su una sua poltrona, in un angolo del laboratorio, e si concentrava. Ora leggeva il pensiero di Giacomino, e se Giacomino quel giorno aveva fatto lo sgambetto a un altro bambino, la Befana piangeva addolorata. Poi leggeva il pensiero di Mariolina, e se Mariolina aveva appena schioccato un bel bacio sulla guancia della sua mamma, la Befana si commuoveva di tenerezza. E così via per ogni bambino a cui pensava. Eh sì, la Befana aveva la lacrima facile. Tutte le sue lacrime scivolavano giù dalle sue guance e fluivano all’interno di un grosso imbuto di vetro, che era unito all’estremità a un altro imbuto capovolto, chiuso alla base. Era la specialissima clessidra della Befana!”

Fine prima parte

La conclusione della favola ed altre sorprese ad essa collegate arriveranno (naturalmente) la settimana dell’Epifania! Nel frattempo, se volete ingannare l’attesa, vi ricordo la favola natalizia dell’anno scorso, “L’avventura delle tre stelline“.

Ai bambini e a tutti i lettori, auguro Buon Natale!

7 pensieri riguardo “Le lacrime della Befana – prima parte

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