Silent weekend

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Dalla settimana prossima, in sostituzione della consueta rassegna delle letture consigliate, come “appuntamento per il weekend” vi proporrò una selezione di repliche estive. Ma oggi né l’una né l’altra cosa. Oggi una parentesi bianca e poche parole. Una “cartolina” che fa da pietra miliare per me e che dedico a una fiammella flebile e silenziosa, che sebbene tremula e misteriosa ha acceso gioia, energia, ha messo in luce progetti, e poi… affievolendosi improvvisamente ha lasciato aperti tanti perché, e nessuna risposta facile.

Per trovarla, una risposta appunto difficile, e poi per digerirla o almeno accettarla, servono silenzio e raccoglimento, cose che non vanno di moda, perché impongono di isolarsi per un po’. Sono questi dei bisogni intimi assai difficili da far comprendere a chi non ha sensibilità ed empatia, ma non per questo vanno minimizzati: vanno invece rivendicati e protetti. Sono gli elementi essenziali per poter sperare di capire come cogliere il buono e il bello che ci sono stati donati. E’ anche una questione di rispetto, nei confronti di chiunque è stato coinvolto. Rispetto, altra parola che non va di moda.

Sono stata sibillina? Penso che chiunque possa trarre ciò di cui ha bisogno dalle mie parole, volutamente vaghe. Ma un invito lo lascio esplicitamente: se anche voi sentite la necessità di ritirarvi per un po’ in una parentesi di silenzio e raccoglimento, spero di offrirvi oggi, simbolicamente, lo spazio giusto per farlo. Bianco. Ed ora non aggiungo altre parole, per non guastare l’atmosfera che desidero creare… A presto e buon silent weekend.

16 pensieri riguardo “Silent weekend

  1. Carissima Lucia ho coniato molti anni fa la parola” silentarea” un momento di silenzio per noi stesse, ti comprendo appieno, a volte la vita ha bisogno di silenzio nel quale rigenerarsi, ritrovarci, espellere il sentimento di fatica, delusione, e quant’altro altro ci possa disturbare in quel momento, o forse anche solo assaporare la gioia di bastare a se’ stessi alle parole che riusciamo a dirci,
    A presto con affetto Lory

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    1. Lucia mi rattrista molto leggere queste tue righe…leggo dolore,perdita, rinuncia a qualcosa di bello magari dei sogni cullati…e ovviamente spero di sbagliare e aver travisato tutto io..
      Quindi Rispetto il tuo silenzio, e rispetto quella fiammella silenziosa e flebile ..🙏…se posso mi permetto solo di augurarti di ritrovare presto la solita serenità che ti contraddistingue e che ci hai sempre mostrato nel blog..
      P.s. nrl mio piccolo, posdo dire cn certezza che anche le cose dolorose nella vita si superano..restano sempre lì in quell angolino che Conosciamo solo noi ..ma si accettano con occhi diversi❤️
      Daniela

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  2. Silenzio e raccoglimento non vanno di moda anche per un altro motivo: impongono di fermarsi e di prendersi un po’ di tempo. In questa società che viaggia a ritmi velocissimi e in cui le persone pretendono di avere tutto e subito, questa è una condizione che pochissimi sono in grado di accettare.

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    1. E’ vero, viaggiamo a ritmi velocissimi, è una condizione talmente normalizzata che anche le persone care, pur in buona fede e con le migliori intenzioni, fanno fatica a comprendere che a volte è “umano” doversi fermare; pensano che invece “la cura” sia rimettersi subito in corsa, in attività…

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  3. Lucia, leggo solo adesso e accolgo in ritardo il tuo silenzio. Silenzio che capisco benissimo ed è quello che mi sono presa il week end scorso che non ho pubblicato niente. A volte si ha bisogno di stare soli con se stessi vuoi per stanchezza fisica e mentale e vuoi per dolore, sofferenza data da lutti, distacchi.
    Pur non conoscendoti di persona ti abbraccio forte forte e spero che le cose siano, nel frattempo. un po’ cambiate.

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    1. Ciao Barbara, grazie mille per le tue parole. Alcune cose purtroppo, come ciò che mi ha ispirato il post, sono irreversibili e l’unica cosa che può cambiare è la prospettiva da cui le guardiamo. In breve, il tempo è l’unica “medicina”. Qui sul blog sono tornata subito alla consuetudine, è nato per altro, non come raccoglitore di sentimenti personali. Tuttavia dopo tanti anni è stato inevitabile lasciare anche qui una traccia, in questa occasione.

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  4. Una volta la pagina bianca mi faceva una grande paura. Adesso è uno spazio di vuoto e di silenzio, che accolgo come un’opportunità per ripartire da zero. Grazie di questo spazio aperto. 🙂

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