Ricordate i “disegni da un soldo“? Forse, anzi, probabilmente, molti dei lettori di allora non sono più attivi, e quelli attuali all’epoca non mi conoscevano… Chissà! Del resto, ero proprio all’inizio dell’avventura con il blog. Correva l’anno 2015 e lanciavo una serie di disegni dal titolo “Disegni da un soldo” appunto, perché l’idea era quella di partire da una moneta da 1 Euro per ottenere una sagoma rotonda, di cui servirsi come base per realizzare dei disegnini.

Negli ultimi giorni mi sono venute nuove idee in proposito e le ho volute subito appuntare per non farmele sfuggire. Anzi, vi dirò di più: alcune di queste idee le ho già realizzate, messe su carta. Inizio con il faccione di un leone! Realizzato appunto partendo da una sagoma rotonda che ho personalizzato aggiungendo: la criniera tutt’intorno, le orecchie una a destra e l’altra a sinistra, gli occhi, il muso “felino”. Per colorare, ho utilizzato due pennarelli, color marrone e color rosa. Oltre al mio insostituibile, amato tratto-pen nero.

Non hanno nessuna velleità artistica, i disegni da un soldo, ma sono un’idea che ho rivalutato in questa fase della mia vita, perché chiunque abbia bambini sa che a volte disegnare è un modo di intrattenere un bambino al ristorante, se l’attesa si protrae un po’ troppo… E se non ci sono altri bambini nei paraggi… I disegni da un soldo si realizzano anche sostituendo la moneta da 1 Euro con il fondo di un bicchiere, o con il tappo di un barattolo, cose che si reperiscono facilmente sulla tavola; anzi, per i bambini piccoli, è meglio avere una sagoma circolare più grande, per loro è più facile.

Come base, va benissimo un tovagliolo di carta. Una penna, se non l’avete in borsetta, potete chiederla facilmente ai camerieri. Voi potete realizzare la sagoma e lasciarla completare ai bambini con i dettagli, prendendo spunto dai miei disegni all’inizio, poi lasciando correre la vostra e la loro fantasia… A volte basta dare il via e parte un vero e proprio piccolo art-attack (sì, oso chiamarlo così). Da portare a casa e colorare il giorno dopo, se i pennarelli non fossero subito disponibili.