Quello di cui vi parlo oggi è un film che avevo visto parecchio tempo fa, perdendo però il finale, e ultimamente sono riuscita a rivedere per intero. Un film del quale, nella seconda visione, mi sono accorta di alcune parti che non filano, ma va guardato più con i sentimenti che con la ragione. Un film in cui ci sono cose brutte, ma ci sono anche tanti bambini, e loro sono belli. E’ un film che è stato girato nel 2000 e a primo impatto leggendo la data ho pensato: beh, è recente, invece a pensarci bene ormai son passati 20 anni, comunque in realtà non è rilevante. Questo film è Qui dove batte il cuore.
Riassumo brevemente la trama, senza spoiler. Novalee è una ragazza di diciassette anni che ha avuto una storia di abbandono alle spalle, è cresciuta senza famiglia e ora che è rimasta incinta, pur essendo così giovane, desidera crearne una per la bambina che sta aspettando. Il fidanzato però alla prima occasione la scarica, nel vero senso della parola: la scarica in un centro commerciale dove lei entra per acquistare delle ciabatte che riesca ad indossare con i piedi gonfi, ma non la aspetta e se ne va. Rimasta sola e senza soldi, resta a vivere clandestinamente nel centro commerciale, dove una notte, durante un temporale, partorisce.
Il numero 5
Un dettaglio curioso: il numero 5 è ricorrente nella vita di Novalee, e lei lo considera un numero sfortunato, poiché ha contrassegnato molti episodi spiacevoli: giusto per fare un esempio, il posteggio del centro commerciale dove il fidanzato l’ha scaricata era il numero 5. Alla luce di questo suo timore per il 5, quando si accorge che sta per partorire nella corsia numero 5 del negozio, si trascina con tutte le forze per allontanarsene.
I bambini e gli adulti
Nonostante il clamore suscitato dalla sua insolita vicenda l’abbia resa famosa e alcuni estranei le abbiano fatto donazioni, rimane subito di nuovo al verde, truffata dalla sua stessa mamma. Sola, in un posto che non conosce, si ritrova con davvero nulla in mano, se non la sua bambina. Deve affidarsi al buon cuore di Thelma, un’ex alcolizzata che si fa chiamare “sorella”, come fosse una suora, anche se non lo è. Essa le offre un posto dove stare, una casa…
“Home is where your history begins”.
Casa è dove ha inizio la tua storia. Una citazione della stessa Thelma.
Il messaggio bello trasmesso da Qui dove batte il cuore, è che i bambini non sono un ostacolo. Novalee si rifà una vita, anzi, la sua vera vita inizia proprio con la nascita della figlia. Comincia lentamente a maturare e troverà una stabilità che le permetterà di aiutare sé stessa, di ricambiare chi prima ha aiutato lei, e infine di perdonare chi l’aveva abbandonata, o almeno di riappacificarsi con il passato.
Novalee è interpretata da una giovanissima, ma già bravissima, Natalie Portman. Se siete fan di questa bella ed elegante attrice, non potete perderla in questo ruolo!
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Un film bellissimo che ho visto tanti anni fa 🤗…
Certo c è tanta finzione,aspetti irreali (che nella vita reale non accadono così spesso…)che spesso gli americani farciscono i loro film migliori ..ma forse proprio per quello che alla fine li adoriamo..se un film è inteso come lointendo io cioè: evasione,relax e infusione di ottimismo e buoni propositi
PS non adoro particolarmente la Portman ma in questo film è stra brava
Buon pomeriggio a te
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Il punto più assurdo secondo me è quando lui irrompe dalla finestra. Come faceva a sapere in quale punto esatto del negozio lei si trovasse? E poi averla seguita così , e spiata, sa un po’ di stalker! Sarei curiosa di sapere se il libro da cui è tratto il film proponeva la stessa scena o la spiegava diversamente…
Buona giornata! 🙂
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eh il libro non l ho letto…il film è tanto irreale ..ma bello bello…
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Ho letto il libro anni fa, mi era piaciuto tanto tanto. Poi, un giorno sono capitata a film iniziato (in Tv) e ho capito subito che era la stessa storia . . . mi spiace che non ricordo perfettamente tutto e non posso aiutare a ricordare la scena del parto, assistito dal commesso (mi pare che non fosse come nel film, però!)
Logicamente i film sono sempre un po’ più “per tutti” e così ci mettono scene che tengano attento lo spettatore!
Ciao, Fior
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Il parto in teoria era assistito dal ragazzo dei libri, non da un commesso del negozio.
Comunque anche a me capita di imbattermi in film già iniziati… Poi quando li ritrovo, mi fa piacere vedere come iniziano! 🙂
Buon pomeriggio!
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