Oggi una storiella davvero mini, che ha per protagonista una pesca un po’ sbadata. Fa tutto meticolosamente, lei, diremmo “per benino”, poi però… sul finale… quando uno meno se lo aspetta… eccola là che fa uno scivolone, o meglio, una sbadataggine, assolutamente cla-mo-ro-sa! Ahi ahi, attenzione cara pesca!
C’era una volta una pèsca che andò a pésca. Dopo aver pazientato un pochino, pescò un bel pesce grande. Lo portò a casa, lo pulì bene, tolse tutte le squamette, poi lo condì con un filino di olio, un pizzichino di sale, e lo mise in forno. Mentre il pesce si arrostiva, preparò un po’ di insalata, la lavò, la tagliò a pezzetti, la asciugò e condì anche questa con un filino d’olio e un pizzichino di sale. Poi affettò un po’ di pane fresco. Stese la tovaglia, sistemò il piatto e le posate.
Quando il pesce fu cotto si mise a tavola, e iniziò mangiare con soddisfazione il bel pesce che aveva pescato e cucinato, col contorno di insalata e qualche fetta di pane. Tutta contenta pensò: “Ah, che buon pranzetto che sto facendo! Ora manca solo un po’ di frutta! Cosa posso mangiare per frutta?”. Si guardò intorno e ad un certo punto, abbassando lo sguardo, notò una pesca grande, tonda e profumata. “Ah, che bella pesca! Bene, bene, mangerò la pesca per frutta!”. E così dicendo si chinò e diede un morso…
“Ahiaaa! Che dolore, era la mia pancia!!! Non ricordavo di essere io la pesca!!!”. A volte certe sbadataggini possono costare care. Ma come faceva la pesca a non ricordare di essere una pesca?!
Questa storiella, come vi dicevo all’inizio, è davvero mini, molto breve, e se volete anche un po’ naïf, ma alla mia bambina piace molto, e spero possa regalare anche a voi, e ai piccoli nella vostra vita, qualche momento di svago. A ben vedere, come molte altre storielle, riesce a dare con simpatia qualche piccolo spunto di riflessione. Ad esempio: mai dimenticare chi siamo!
Vi aspetto nei commenti, come al solito, per sapere cosa ne pensate!
VITAINCASA il lato rosa della vita 
😁Che bella e che sbadata ahi ahi! Buona settimana cara, iniziata con un sorriso! Grazie di ❤P.S. quando mangerò una pesca penserò a questa storia con un sorriso👋👋
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Eh già… Sembra tanto meticolosa all’inizio, e invece poi fa uno scivolone che non ti aspetteresti mai da lei.
Buona settimana! 🙂
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Dopo “la pesca che andò a pesca”, mi è venuto in mente “il gufo che non gufa”.
🙂
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Questa non l’ho mai sentita! E sì che di canzoncine ne sento parecchie eh! Ora sono curiosa, devo sentirla!
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Nuovissima
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😀
La troveremo nella tua rubrica dei dischi??
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No, non credo.
Ma l’autore è mio amico.
🙂
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Non capisco se stai scherzando o meno °.°
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No, è verissimo.
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Scusa, non capivo il tono 😀
Fantastico conosci un compositore di brani musicali!
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Qualche volta ho parlato di lui, in relazione allo Zecchino d’Oro.
Lo ha vinto ben 3 volte come autore (nella cerchia della musica per bambini lui è famosissimo).
Non posso dire di più…
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Aver vinto come autore lo Zecchino d’oro gli fa onore, per quel poco che so è ancora un “prodotto di qualità”.
In questo momento non ricordo i post in cui ne hai parlato, ma probabilmente mi tornerà in mente…
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Questa storia mi ha rubato il primo sorriso della giornata!!!
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Mi fa davvero piacere!
🙂
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Molto simpatica questa storiella e grazie per averla condivisa e per avermi strappato un sorriso 😊 Buona serata cara Lucia 🌹
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Mi fa piacere, l’obbiettivo era proprio donare qualche momento di distrazione e un sorriso.
A presto nella blogosfera
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Concordo in pieno con la mia amica Nemesys! 🙂
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Grazie Wwayne 🙂
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Grazie a te per la risposta, e buona Pasqua se non ci risentiamo! 🙂
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Io ripasserò di qui più tardi, con un articolo di cucina… e poi direttamente a Pasqua per gli auguri ufficiali. Ma se non ci “rincontriamo” prima, facciamoceli pure subito 🙂 Buona Pasqua. Ti ringrazio!
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Lucia cara perdona se non riesco a passare spesso in questi giorni Frank non sta bene e vivo le mie giornate in clinica.
Questa storiella è deliziosa, dovresti farne un libro per bambini con i tuoi disegni.
ti abbraccio Lori
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Non volevo essere indiscreta e non te l’ho chiesto direttamente, ma ho pensato spesso chissà come sta il Frank di Loredana. Un abbraccio forte!
Lieta che la mia storiella ti abbia donato un momento di leggerezza e (spero) svago.
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