Oggi dedico un post all’estetica Kawaii, in particolare ai suoi riflessi sull’home décor. Il kawaii piace alle ragazzine ma riesce ad ispirare simpatia “intergenerazionale”. Dilaga in Corea e in Giappone, dove è nato negli anni ’70. Da noi il primo “assaggio” di kawaii è arrivato con i primi anime trasmessi in Italia, cioè i cartoni animati giapponesi che mostravano le camerette delle protagoniste adorne di pelouche a tinte pastello e gadget spiccatamente zuccherosi. Oggi, complice l’attuale ascesa del rosa e di tutto ciò che è girlie, c’è un rinnovato amore per il kawaii.

Trattandosi di un’estetica girlie, per ragazzine, la palette principale comprende un’ampia gamma di rosa con tocchi di altri colori soft, tipo il verde acqua. Tuttavia questa palette non è rigidamente vincolante, infatti il kawaii si esprime anche attraverso colori diversi, ad esempio il rosso deciso, e non disdegna le tinte dark.

In ambito décor le principali ispirazioni riguardano la cameretta delle ragazze. I mobili sono tendenzialmente basici, lineari, di colore bianco o legno naturale. Ci possono essere però singoli pezzi d’arredamento tematici: la testata del letto che richiama la sagoma di un gatto, oppure una poltroncina a forma di coniglio. Prevalentemente sono tuttavia i complementi d’arredo che conferiscono alla stanza l’aspetto kawaii. Ad esempio le parure da letto saranno in colori sorbetto, gli scendiletto decorati da stampe raffiguranti cuori stilizzati.

I pelouche hanno un ruolo fondamentale. In cima alla lista troviamo Hello Kitty, seguita da altri personaggi inconfondibili, come Cinnamoroll e My Melody. Per conferire l’aspetto kawaii è importante l’abbondanza: i pelouche vanno raggruppati sul letto alternati a cuscini fluffosi, quelli più piccoli allineati sulle mensole. Il kawaii infatti è una di quelle tendenze massimaliste, che vanno di moda adesso, in contrapposizione al minimalismo. Altre tendenze massimaliste al cui successo abbiamo assistito di recente sono il cottagecore e – decisamente emblematico – il cluttercore. 

Lo stile kawaii può sconfinare dalle camerette delle ragazze per contaminare anche altri spazi della casa, soprattutto lo studio. Il kawaii è strettamente legato alla tecnologia, tramite il mondo dei videogiochi. Non mancano le possibilità di acquisire monitor e pc rosa, tastiere variopinte, sedie da gaming con l’imbottitura ingentilita da tinte soft. Nello studio poi un posto di riguardo lo occupano gli articoli di cancelleria tematici. Matite col pon-pon, evidenziatori pastello, calcolatrici retro-illuminate, post-it di Hello Kitty, gomme a forma di sushi, adesivi con i personaggi degli anime preferiti.

E nel resto della casa? Elementi di décor d’ispirazione kawaii, come le insegne decorative a neon raffiguranti coniglietti oppure dolci, possono trovar posto in cucina, specie se questa è in tonalità sorbetto. I dolci sono effettivamente un tema caro allo stile kawaii, sotto forma di cupcakes, zucchero filato, donuts coloratissime. Dunque si possono usare come soprammobili alcuni barattoli di vetro che lascino trasparire delicati marshmallows, e scegliere i tessili da cucina con soggetti tipo macarons. I piccoli elettrodomestici, come tostapane e planetaria, possono facilmente essere reperiti in colori pastello e design arrotondato, perfettamente in sintonia con l’estetica kawaii.

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