Japandi

Japandi by vitaincasa (2)

Ho avuto modo di evidenziare qui sul blog che nell’ultimo periodo (diciamo dalla pandemia in poi) il minimalismo ha ceduto il passo al massimalismo nell’ambito dell’home décor. A dimostrarlo, in modo emblematico, il successo di stili come il cottagecore e ancora di più il cluttercore. Eppure lo stile scandinavo, così essenziale, non è mai tramontato del tutto: continua a mantenere i suoi fedeli seguaci, e a conquistarne di nuovi, dal momento che si sposa perfettamente con lo stile di vita minimalista, tanto di successo ultimamente.

Per chi ama il concetto minimal dello stile scandinavo, ma vuole un po’ rinnovarlo, lo stile a cui ispirarsi è sicuramente il japandi: un mix di due stili, direi un mix di due fonti di ispirazione apparentemente lontane per provenienza geografica: i paesi nordici e il Giappone. Eppure con alcuni importanti e sostanziali punti in comune che favoriscono una riuscitissima fusione. Se lo stile japandi vi sta incuriosendo, o se addirittura pensate che potrebbe fare proprio per voi, seguitemi nei prossimi paragrafi.

Japandi by vitaincasa

Il japandi eredita dalla componente scandinava (“scandi” per gli amici) gli interni ordinati ed essenziali, l’organizzazione studiata degli spazi, i mobili molto chiari, nessuna concessione al superfluo, ma contemporaneamente nessuna sensazione di mancanza: si riesce infatti a garantire un’atmosfera confortevole, rilassante ed accogliente (basti pensare che lo Hygge deriva sempre dai paesi scandinavi!). La componente giapponese (“jap” per gli amici) condivide la predilezione per le linee pulite ed essenziali, la sobrietà, l’ordine, e sottolinea ancora di più la tensione verso l’armonia, l’equilibrio e la calma.

Colori, materiali e mobili nello stile Japandi

La base di colori è chiara, come nello scandinavo, ma non totalmente bianca: la tavolozza si arricchisce di tonalità calde e neutre, come il sabbia, il grigio perla ed il tortora. Questo perché le tinte più scure e calde dello stile d’interni giapponese sono combinate con i tipici colori chiari e freddi scandinavi. Nel japandi, non mancano poi pennellate di nero, un tipico colore per aggiungere accenti di contrasto. Per mantenere la semplicità di questo stile, il consiglio è di non combinare più di tre o quattro colori diversi per stanza.

Japandi by vitaincasa (1)

Oltre ai colori, è fondamentale l’attenzione ai materiali presenti in casa, che devono essere orientati ad una ricerca di contatto con la natura. Dunque: il legno, le pietre naturali, l’immancabile bambù e, per i tessili, il lino, nonché un ampio uso di elementi intrecciati, in juta o vimini. Troviamo anche la carta, principalmente per i lampadari.

I mobili sono tutto il contrario dell’ostentazione e della ridondanza: assolutamente lineari, ma eleganti nella fattura, nei materiali, nelle tinte. Molto apprezzati sono i mobili artigianali, che possono tranquillamente sfoggiare leggere imperfezioni, in nome del wabi-sabi, concetto giapponese che incoraggia a percepire la bellezza nell’imperfezione, come segno di unicità, e specialmente quell’imperfezione che deriva dallo scorrere del tempo. Sempre in tema di arredi, un dettaglio può enfatizzare il richiamo all’aspetto più orientale del japandi: preferire i mobili piuttosto bassi; pare che nella filosofia giapponese, questo favorisca la connessione delle persone con la terra.


The images I used for my collages are free from Pexels.com (1-3-5-6) and Unsplash.com (2-4)

4 pensieri riguardo “Japandi

  1. Ho la camera grande e il mobilio di nonna, unica eccezione la scrivania bianca un pochino più nuova. Sono più per l’idea di cose base, ma ho un sacco di libri, quaderni & co. E soprattutto ho un caos organizzato che ogni tanto tento di riordinare ma dura poco!!! Però le case troppo piene di oggetti & co non mi piacciono molto, sono più per la sobrietà e le foto scelte sono fantastiche!!!

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