Home cinema intorno a sé

La vita davanti a se, home cinema intorno a se by vitaincasa

Il film di cui vi parlo oggi si intitola “La vita davanti a sé“, ma secondo me un altro titolo azzeccato sarebbe stato “La vita intorno a sé“, perché evidenzia l’importanza delle persone e delle realtà che vediamo intorno a noi, soprattutto quando siamo bambini. Il protagonista maschile infatti è un bambino extracomunitario, di origine senegalese e di nome Momò. Sin da piccolo, ha visto intorno a sé solo un mix di violenza, degrado, malvivenza. Che prospettive mai potrebbe avere un bambino così?

A onor del vero qualcuno si è impegnato per lui, non l’ha scaricato: il dottor Cohen. Tuttavia l’uomo, resosi conto che con Momò non avrebbe mai ottenuto risultati, un giorno ha deciso saggiamente di affidarlo a un’altra persona che, secondo lui, avrebbe avuto più possibilità di riuscire bene col bambino. E chi è questa persona? Qui entra in scena la protagonista femminile del film, Madame Rosa, interpretata nientemeno che da Sophia Loren!

“La vita davanti a sè” è, in questo momento, l’ultimo film della diva italiana, la quale se la cava ancora bene nonostante ormai abbia un’età. Nella sua interpretazione mi è sembrata molto verace, com’è nel suo stile. Trovo che sia una brava attrice, credibile, cosa non scontata nel panorama degli attori italiani. Riesce a mantenere la sua leggera ruvidezza, il suo tratto distintivo che abbiamo visto anche nei film più vecchi, di quando era ai tempi d’oro della carriera.

Dunque, in questo film, Sophia Loren interpreta Madame Rosa, un’anziana sopravvissuta al campo di concentramento, dei cui ricordi è ancora scossa. Si dedica ad accudire i figli delle prostitute nella propria casa, offrendo loro un ambiente domestico, unitamente ad una certa disciplina, grazie al suo piglio fermo ma attento, all’atteggiamento senza fronzoli ma sotto sotto premuroso nei confronti di questi bambini svantaggiati.

La vita davanti a se, home cinema intorno a se by vitaincasa - copy

Lei stessa ha un passato difficile alle spalle, e forse è proprio per questo che dopo un inizio burrascoso Momò inizierà ad aprirsi, a fidarsi di lei. Non c’è da aspettarsi un film zuccheroso sulla trasformazione miracolosa di un orfano destinato alla delinquenza in un bambino modello, amoroso e compunto. Il piccolo è infatti ribelle, sgradevole, insopportabile, e Madame Rosa riesce solo ad aprire un varco nel suo giovane cuore, un varco attraverso cui Momò può guardare fuori, e scoprire che esiste qualcosa di diverso da ciò a cui era stato abituato in passato.

Ad un fiore selvatico basta pochissima terra per crescere, e può sbocciare anche nelle fenditure tra una roccia in alta quota, o tra le crepe del cemento di un marciapiede metropolitano. Ma se uno non ha neanche quel poco di terra, non ha possibilità di crescere e sbocciare. Madame Rosa è quella poca terra che darà a Momò l’opportunità di sbocciare, quella poca terra che prima non aveva mai avuto.

L’auspicio è che tutti i bambini abbiano a disposizione non solo quel minimo pugno di terra, ma un’intera fioriera per poter sbocciare al meglio!

Vi consiglio vivamente la visione di questo film, tratto dal romanzo omonimo del 1975 di Romain Gary.


The image I used for my collage is free from Pixabay.com

6 pensieri riguardo “Home cinema intorno a sé

  1. Non conoscevo il film a dire il vero della Loren non ho visto molto…
    Sono digiuna di film italiani mentre me la cavò meglio con i film americani..dovrò recuperare un gg..
    Grazie dello spunto un un’abbraccio..
    PS come procede la gravidanza???dai manca poco🤰🤱💗

    "Mi piace"

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