C’è stato un tempo in cui mi piaceva fare una lista di film da guardare durante le vacanze di Natale. Non ricordo di aver mai esaurito la lista, ma qualche film riuscivo a guardarlo. Tra questi, il famosissimo Il miracolo della 34a strada. Famosissimo almeno a livello di titolo, perché scommetto che tutti l’abbiamo sentito nominare! Ne è stato fatto persino un remake negli anni Novanta… Ma il film di cui desidero parlarvi oggi è l’originale del 1947. Potremmo guardarlo forse all’inizio con quella tenerezza che suscitano molte commedie in bianco e nero, ma ben presto si rimane sorpresi nel constatare la modernità e l’attualità di alcuni temi. Inoltre è certamente una pellicola notevole, premiata con ben 3 Oscar!
Il miracolo della 34a strada… dal punto di vista natalizio
Si tratta di un film perfetto da guardare nelle vacanze di Natale, perché parla di… Babbo Natale! Uno sprovveduto viene assunto per vestire i panni di Babbo Natale e attrarre i bambini in un centro commerciale, ma si rivela ubriaco e viene rimpiazzato con Kris Kringle, un anziano signore che assomiglia davvero molto al vero Babbo Natale, anzi, afferma con estrema serietà di esserlo e si rivela un asso nella manica per il negozio! E’ bravissimo fino all’incredibile nel vestire panni che sembrano calzargli a pennello! La sua bontà di cuore ha anche un risvolto inaspettato, in quanto Babbo Natale consiglia ai genitori che vogliono risparmiare di andare a comperare giocattoli in altri negozi, dove costano meno!
Il miracolo della 34a strada… dal punto di vista del consumismo
Orrore! Un campanello d’allarme per i dirigenti del negozio! Ma come, è stato assunto per attrarre clienti e invece li spedisce alla concorrenza? La responsabile marketing Doris Walker, una donna all’avanguardia per i suoi tempi, ci studia sopra una ingegnosa quanto fruttuosa campagna pubblicitaria, e così i grandi magazzini di Babbo Natale si fanno la fama di pensare veramente ai clienti, mettendoli al primo posto, anteponendoli all’immediato guadagno! Questo sì che è un vero miracolo di Natale, che un negozio metta al primo posto l’interesse dei clienti! Nella realtà non succede mai. Non succedeva a quei tempi, figuriamoci adesso… Nella mia esperienza, persino quei pochi negozi che riuscivano a dare una parvenza di accoglienza nei confronti della clientela, ormai perdono smalto e lasciano trapelare sempre di più la concentrazione sui numeri, sui soldi. E questo purtroppo si percepisce spesso anche nei ristoranti e negli alberghi, che più di altre attività economiche dovrebbero far leva sull’accoglienza del cliente!
Conclusioni
Stavolta mi riesce molto difficile non fare spoiler… Sono tentatissima di raccontarvi come va a finire Il miracolo della 34a strada!… Ma è contrario allo spirito della rubrica Home Cinema, dunque mi fermo. Vi ho fornito due (s)punti di partenza per la visione, quello prettamente natalizio e quello di riflessione sul consumismo sfrenato. Vi anticipo che c’è un altro miracolo, che vede realizzarsi il sogno di una bambina, e una storia romantica; elementi che completano il quadro di una commedia perfetta per il periodo natalizio!
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Il mondo del commercio propaganda la soddisfazione del cliente, ma il fine ultimo è il ricavo.
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E’ anche giusto che sia così, nessuno fa un commercio per rimetterci, però penso che il rispetto del cliente debba esserci, come punto fermo. Invece spesso il cliente si sente… spennato.
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Ma infatti.
E’ la fregatura che fa arrabbiare.
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Ciao Lucia e un film che ho visto mille volte ma che trovo troppo irreale e che crea troppe illusioni ai bimbi di ogni generazione…un po tutti i film natalizi sono tanto fantasiosi ed è comprensibile poiché natale è magia specie x i piccoli..ma questo è troppo …dare il messaggio che se credi a babbo natale avrai un marito x mamma un fratellino e addirittura la casa dei tuoi sogni da un messaggio distorto: l ultimo desiderio è un inno al consumistico che non condivido x nulla…
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E’ un film di Natale e… è un film di un’altra epoca! Hai ragione, non è molto educativo, e certamente non realistico. Però secondo me preso nel giusto contesto è gradevole, più di altri film di Natale che ho visto.
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Sì sì Lucia ho espresso solo i lati negativi in effetti scordando quelli positivi che tu giustamente hai spiegato nel post👌
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Io a natale ho visto il remake. Concordo con chi lo definisce deprimente, in Matilda la cea non me la ricordavo così triste!
Belle riflessioni cmq
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Ciao, forse mi sfugge qualcosa chi è la cea?
Comunque penso tu ti riferisca al remake, giusto? Non l’ho visto, io ho visto solo l’originale vintage.
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Si la cea è la bambina 😆
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E’ un’attrice?
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Ha fatto alcuni classici degli anni 90 da bambina
Ora la si vede mooolto meno
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Capisco, io effettivamente non la conosco…
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