Cosa distingue una vera signora?
Lusso?
La signora dei Ferrero Rocher, vestita sfarzosamente, con Limousine e autista, aveva un aspetto signorile. Ma il lusso è solo la patina più superficiale della signora.
Nobiltà?
Kate Middleton era bella e ricca, ma borghese; poi ha sposato William, un vero principe azzurro (che perde anzitempo capelli e fascino, di azzurro gli resta il golfino). Così è diventata nobile: promette bene come vera signora ma è presto per dirlo.
Queen Elizabeth è nobile di nascita. Sin dall’infanzia ha ricevuto un’educazione accuratissima. Da bambina un suddito la chiamò “piccola lady”; lei puntualizzò: “Sono una principessa, non una lady!”; la nonna, la Regina Mary, esclamò: “Prima impara ad essere una lady!”. Una signora non si vanta!
L’aura!
Ciò che realmente distingue la vera signora è un’aura. L’esempio ideale? La “signora in giallo“! Jessica Fletcher sa comportarsi nell’alta società, pur trovandosi a proprio agio in qualsiasi ambiente (una vera signora rimane tale anche fuori dai salotti). Non veste sfarzosamente, ma ha sempre l’abito adatto all’occasione. E’ sicura di sé, ma non si vanta. La sua compagnia è così amabile che il suo “leggendario” effetto iettatore è trascurabile agli occhi degli altri. Ha un’aura tale che persino l’assassino che le punta una pistola in testa continua a chiamarla “signora“!
Bon ton
Una vera signora sa prendere il tè seduta graziosamente sul divano, reggendo in una mano il piattino e nell’altra la tazzina, conversando amabilmente – senza rovesciarselo addosso! E’ difficile. Ma altre regole sono alla portata di tutte: servendo il tè non riempite le tazzine fino all’orlo. E non alzate il mignolo dalla tazza mentre bevete!
Grandi donne
Agatha Christie non si è sempre comportata da vera signora… Ma è diventata LA signora indiscussa del giallo, grazie alla bravura come scrittrice di questo genere.
Maria Montessori (quella delle mille lire!) in gioventù ebbe un figlio fuori dal matrimonio, all’epoca quanto di più sconveniente si potesse immaginare; poi si votò alla ricerca: il metodo educativo montessoriano è tuttora all’avanguardia. Non è stata una signora, ma una grande donna!
Signore… e signorine
Oggi dai 18 anni in su si usa l’appellativo di signora; un tempo però solo le donne sposate si chiamavano “signore”: l’anziana ex maestra di mio padre voleva orgogliosamente essere chiamata “signorina”, perché non si era mai sposata! Da questo punto di vista persino Marge Simpson in quanto donna sposata può essere chiamata a pieno titolo una … vera signora!
Articolo aggiornato il 29.02.2020
I colleghi più anziani mi chiamavano signorina prima che mi sposassi, poi hanno cambiato in “signora”. Purtroppo però le signore vere sono poche al giorno d’oggi, soprattutto nell’educazione (e non solo nel bon ton), troppo di frequente si sentono parole uscire dalla bocca di molte donne che nemmeno uno scaricatore di porto…!
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Hai ragione: il bon ton è come “la ciliegina sulla torta”, ma un minimo di buona educazione è la base, e dovrebbero averla tutti! A volte penso che basterebbe un po’ di buonsenso, se c’è quello viene spontaneo comportarsi non dico perfettamente ma almeno RISPETTOSAMENTE. Perché la buona educazione in fondo è proprio rispetto degli altri.
Io sia prima che dopo il matrimonio mi sento chiamare sia signorina (sembro più giovane??) che signora… Non ti nascondo però che dopo sposata mi dà una certa sottile soddisfazione correggere chi mi chiama signorina con un “Signora, prego!” 😀 Fa anche a te questo effetto??
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A me “signora” fa un po’ “vecchia”…però quando mi chiamano signorina mi sento molto più giovane 😉
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