Dopo l’articolo “Plastica in cucina: usarla meno, usarla meglio“, estendo l’argomento “usare meno plastica” ad altri ambiti, oltre alla cucina; e al tempo stesso lo rimpicciolisco, nel senso che stavolta mi concentro non sulla plastica in generale ma sulle… m͟i͟c͟r͟o͟-plastiche: sono minuscole particelle di plastica (diametro > 5 mm), generalmente invisibili a occhio nudo, che silenziosamente hanno invaso ogni angolo del nostro pianeta, comprese le acque di fiumi e mari.
come Proteggersi dalle microplastiche a beneficio della nostra salute
Scegliere per l’abbigliamento fibre naturali
Preferiamo cotone, lana e lino, rispetto a materiali sintetici come poliestere e nylon (molto diffusi soprattutto nella fast fashion perché economici): questi ultimi rilasciano microplastiche durante la produzione e il lavaggio.
Utilizzare filtri contro le microplastiche nelle lavatrici
Esistono filtri che catturano del tutto o in parte le microplastiche rilasciate dai tessuti mentre sono in lavatrice, impedendo che finiscano nel sistema idrico. Così si rispetta di più l’ambiente ad ogni lavaggio. Un esempio, che io non ho ancora testato, è la Guppy-bag, sacca da bucato che trattiene i residui rilasciati dai capi sintetici.
Evitare prodotti cosmetici contenenti microplastiche
Non sono un’esperta di INCI… Ma sono consapevole che i cosmetici possono contenere polimeri insolubili (alcuni sono già vietati per legge, ma non tutti). Le sigle da tener d’occhio sono: PE (polietilene), PMMA (polimetil-metacrilato), PET (polietilene-tereftalato) e PP (polipropilene); se una di queste compare, meglio evitare l’utilizzo.
Consumare acqua filtrata
Investiamo in un sistema di filtrazione dell’acqua di alta qualità per rimuovere le microplastiche e altri contaminanti dall’acqua di rubinetto; in alternativa, esiste la minerale confezionata in vetro (sebbene sia più costosa; da verificare se nella propria zona esiste un sistema di raccolta del “vuoto a rendere”) oppure le casette dell’acqua. Da evitare l’acqua in bottiglie di plastica.
Prevenire la contaminazione dei cibi con la plastica
Riduciamo al minimo l’acquisto di cibi confezionati in imballaggi e contenitori di plastica, optando per alternative in vetro, acciaio inossidabile, silicone, carta, per ridurre il rischio di ingerire microplastiche. Anche in frigorifero, riduciamo od eliminiamo l’uso di contenitori di plastica e pellicole.
Mangiare alimenti freschi
Preferiamo gli alimenti freschi ai prodotti processati e confezionati; questi ultimi, oltre ad esser meno salutari, potrebbero contenere livelli più alti di contaminazione da microplastica (per imballaggi e modalità di lavorazione).
Sostenere pratiche di pesca sostenibili
Acquistiamo preferibilmente pesce proveniente da pesca sostenibile, anche questo secondo gli esperti è un modo di ridurre la probabilità di consumare prodotti ittici contaminati da microplastiche. In pescheria, il metodo di cattura si trova indicato nel cartellino del prezzo.
Smaltire correttamente i rifiuti
Pratichiamo la raccolta differenziata della plastica, separandola e gettandola nei bidoni designati; è un altro modo per evitare che la plastica inquini l’ambiente e contamini cibo e acqua.
Il post di oggi non vuole certo creare allarmismi, ma solo dare qualche idea utile prendendo spunto dalle raccomandazioni della SIMI, se volete approfondire cliccate qui.
Io non sto facendo (ancora) tutte queste cose, ma sto cercando di informarmi e di orientare progressivamente le mie scelte verso soluzioni più sostenibili.
The photos I used for my collages are free by FlyD on Unsplash.com
Sempre utili i tuoi post. Grazie ☺️
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mi fa piacere. Grazie 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Lucia per quest’articolo 😃
"Mi piace""Mi piace"
Grazie a te Barbara per l’apprezzamento. È un tema che mi sta a cuore e desidero condividere info utili sperando così di fare la mia parte nel sensbilizzare anche altri.
"Mi piace"Piace a 1 persona