La torta paradiso del bistrot

La torta paradiso del bistrot by vitaincasa

Vi immagino già a pensare: “Ma come, la torta paradiso del bistrot? La torta paradiso non è un dolce da bistrot. E’ una torta tradizionalissima italiana, cosa c’entra con un bistrot, che è un localino tipicamente francese?” Sarò lieta di svelare il mistero, narrandovi la storia che c’è dietro, e vi invito a leggerla, specialmente se siete blogger! Il bistrot richiamato nel titolo è “Mon petit bistrot”, il blog dove lessi tanti anni fa la ricetta che condivido oggi. E’ un blog scomparso, purtroppo. Sì, scomparso; non solo non più aggiornato, ma neppure più consultabile. Chissà perché?

Erano i tempi in cui non avevo un blog, ma leggevo quelli altrui; tra essi apprezzavo particolarmente “Mon petit bistrot“. Fortunatamente quando vi lessi un’amabile versione della torta paradiso, non solo la provai subito, ma l’appuntai su un file Word, poi salvato in un hard disk; e così è sopravvissuta sia alla triste fine di quel blog che alla quasi-altrettanto-triste fine del pc che usavo all’epoca.

Con gioia velata da malinconia, dopo anni ho rifatto la torta paradiso seguendo quella ricetta. Oggi la condivido qui: un frammento di un blog salvato dall’oblio. Molti sentenziano che l’epoca dei blog sia conclusa; eppure, come diciamo spesso tra noi “vicini di blog”, quando ci scambiamo reciproci commenti alle nostre riflessioni sull’argomento, la blogosfera non è del tutto “morta”.

C’è ancora chi preferisce scrivere sui blog, che non sui social – veloci, immediati, ma spesso troppo consumistici. C’è ancora chi ama leggere testi che richiedono un pizzichino di calma, di testa e talvolta di cuore – leggere col cuore, ben diverso dai sentimentalismi facili in voga sui social.

A voi, che fate parte di questo gruppo di scrittori e lettori “old-school-ma-non-troppo“, ecco l’invito a sedervi con me, come se ci fossimo incontrati in un nostalgico bistrot; vi offro una fetta di torta paradiso, genuina ed intramontabile, mentre scambiamo due chiacchiere, proprio come quelle che siamo soliti fare virtualmente in calce ad ogni post.

Ingredienti

  • 200 g di burro morbido
  • 180 g di zucchero a velo (da miei appunti, ma credo l’originale ne prevedesse di più) + q.b. per decorare
  • 6 uova a temperatura ambiente
  • 150 g di farina
  • 150 g di fecola di patate
  • vaniglia (semini di mezza bacca)
  • una grattugiata di scorza di limone bio
  • 1 bustina di lievito (da ricetta originale; penso bastino 3/4 di bustina)

Procedimento

  1. Montare il burro con lo zucchero a velo. Aggiungere le uova, una per volta. Aromatizzare con vaniglia e limone. Incorporare farina e fecola miscelate con il lievito. Versare in una tortiera da 26 cm di diametro, foderata di carta forno.
  2. Cuocere per 40-45 minuti in forno preriscaldato a 180° C. Lasciar raffreddare la torta paradiso del bistrot su una gratella. Servirla spolverata di zucchero a velo. Conservare sotto una campana di vetro.

Un consiglio: il piccolo bistrot consigliava di farcire il dolce con 250 ml di panna montata con 2-3 cucchiai di miele; io la preferisco al naturale, nell’autentico spirito di una torta da credenza. P.s. è ottima il giorno dopo.

24 pensieri riguardo “La torta paradiso del bistrot

  1. A mio modesto parere, la torta paradiso è la più buona in assoluto, una ricetta se vogliamo anche semplice ma delicata, una vera delizia per il palato. Buon inizio settimana cara Lucia 🌹

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  2. Quella di eliminare il blog alla chiusura per me è un’ottima idea che in caso farei anch’io. Già ora la piattaforma me lo infarcisce di pubblicità, al punto che ho problemi a volte a stampare dal reader i miei stessi post. E quindi se lo chiudo non voglio che wp guadagni sul mio cadavere

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    1. Prova a cliccare https://www.monpetitbistrot.com/ (era l’indirizzo del blog di cui parlo).
      Ovviamente è stato piratato: esiste ancora, ma l’intero contenuto non corrisponde più, è evidente che qualcuno per attirare traffico con l’inganno ai propri contenuti, sfrutta come uno “sciacallo” il successo passato del blog Mon petit bistrot, di cui molti, come me, ancora si ricordano, e di cui esistono a tutt’oggi tanti link da siti esterni.
      Ho notato che succede a molti blog, una volta abbandonati vengono “piratati”.
      Forse, cancellandoli del tutto, intenzionalmente, come dici tu, questo non succede. Non lo so. Quel che so è che mi dispiace tanto quando vedo finire così un blog che apprezzavo e seguivo con interesse.

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        1. Lo so Lory, l’ho scritto in risposta al precedente commento perché volevo spiegare ad Austin Dove cosa intendessi dire, in quanto nel suo commento parlava di chiudere i blog, ecc. …
          Il blog di cui parlo in effetti è stato sciacallato, qualcuno sfrutta il successo passato di quel blog per attirare visitatori con l’inganno. Hanno rubato il nome di dominio ma sostituito integralmente il contenuto. Non so come possano fare ciò eppure non è l’unico caso che mi sia capitato di scoprire!

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          1. Sai all’ inizio appena avevo cambiato il template del mio blog era successo che mi avessero hacherata! andavi nel mio blog e vedevi donnine discinte (per non dire peggio) poi ho dovuto naturalmente farmi aiutare per sistemar etutto

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          2. tantissimo burro😭😭😭ahimè cerco di non fare più nemmeno le crostate io per l abbondanza di burro prediligendo pan di Spagna soffice privo di grassi almeno 😉…

            però la torta Margherita e un classico e se fatta bene batte tante torte! Ne mangiavo una da piccola che mia madre prendeva in un forno di paese..buonissima..soffice e burrosa..con la copertura che si spaccava per la friabilita..

            Mai più mangiata così buona..

            grazie lucia per la ricetta

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            1. Ciao Daniela, ultimamente non preparo più tanti dolci… E quando li preparo non mi faccio scrupoli 😉 La torta paradiso è straricca di burro, è vero, ma (ogni tanto) ne vale la pena! Questa ricetta pur non essendo quella originale è comunque piuttosto fedele, e io la trovo speciale – sicuramente anche per il suo valore “affettivo”, diciamo così! 🤗

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  3. Lucia questo post mi ha commossa: sai quanto volte, ogni volta per essere piu’ percisa, che scrivo un post mi chiedo: lo leggera’ ancora qualcuno a parte le affezzionate di sempre’ ? E’ davvero terminata l’ era dei blog ? io non credo avro’ mai cuore di chiudere il mio, ci ho messo tanto amore, come tutte noi che ancora resistiamo.

    E sono certa che si tornera’ a leggere … non perdiamoci di coraggio

    un abbraccio forte Lori

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    1. A volte anch’io sono sfiorata da questi pensieri: non avrei mai cuore di chiudere il blog! Eppure qualcuno intorno a me pensa che dovrei (è un po’ troppo impegnativo come hobby per una nella mia posizione…). E se un giorno dovessi smettere, che ne sarà? Piuttosto che lasciarlo sciacallare come quello che ho citato, sarebbe meglio chiuderlo davvero, cioè cancellarlo, ma che dispiacere immenso sarebbe dopo tanti anni di dedizione!
      Comunque, per ora si va avanti e continuiamo a farci visita nei nostri salottini virtuali per le nostre abituali quattro chiacchiere 🙂

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  4. Calcolando che per me la scrittura aiuta a mantenere la calma, lo faccio spesso prima in brutta con carta e penna e poi copio nel magico mondo del web. Comunque sappi mi hai sbloccato un sacco di ricordi divertenti con il dischetto, ma che ne sanno i giovani di oggi. Poi sarà morta, eppure lo erano anche i libri che poi sono diventati merce essenziale nella pandemia.

    Sul perché non vedi più il blog è capitato molte volte anche ame, anzi tu sei stata più fortunata perché è stato chiuso definitivamente, a me è capitato di cliccare e non ti dico che siti si sono aperti.

    Detto ciò la torta paradiso è una di quelle torte belle e buone che ti fanno fare sempre un figurone!!!

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    1. Purtroppo anche qui ho provato a cliccare e viene fuori roba poco raccomandabile… Il blog in questione è stato sciacallato, è l’unico termine che mi viene in mente.
      Meglio chiudere definitivamente se uno decide deliberatamente di abbandonare il blogging! Mi domando se sia stata però una fine non programmata! Che tristezza comunque..
      Meno male che la ricetta della torta paradiso l’avevo salvata, leggermente diversa dall’originale ma comunque abbastanza fedele, e buonissima! 😋

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    1. Più rispetto sui blog deriva probabilmente da tempi più ragionevoli. I social hanno ritmi pressanti, più frenetici che istigano a rispondere più facilmente in modo altrettanto pressante e frenetico. Sui blog invece la lettura richiede tempo, e si ha almeno in teoria il tempo di ragionare (almeno un po’) prima di scrivere un commento.
      La torta è deliziosa se ti piace il genere delle torte da credenza, per farla soffice è importante aggiungere le uova una alla volta, con pazienza 😘

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