Durante la quarantena, con ristoranti e pizzerie chiusi, è esplosa la passione per l’arte bianca, cioè la panificazione e realizzazione di lievitati in casa, in particolare l’amata pizza! Ehm… “Arte” è una parola grossa, io non mi sento un’artista dei lievitati, ma in questo periodo sono riuscita a mettere a punto una tecnica per fare la pizza in casa e ora sono proprio soddisfatta. Leggendo tra social e blog ho visto però che qualcuno ancora non riesce a fare una pizza buona in casa: spero questo post possa essere d’aiuto!
Prima di proseguire, vorrei dire che, anche in provincia, molte realtà si stanno organizzando per la consegna a domicilio, persino piccole trattorie, pasticcerie artigianali, o, appunto, pizzerie. Chi ne ha la possibilità, fa un bel gesto ordinando da loro cibo a domicilio, perché aiuta i piccoli ristoratori e artigiani che rischiano di dover chiudere in seguito a questo prolungato periodo di fermo. Solitamente ho delle riserve a ordinare cibo a domicilio da chi si appoggia a società esterne per la consegna, ma in questo periodo la situazione è diversa; inoltre nei paesi di provincia la consegna prevalentemente la stanno organizzando “in proprio” i ristoranti.
Ho specificato “chi ne ha la possibilità“, perché evidentemente molte persone stanno cercando di risparmiare, non essendo solo i piccoli ristoratori ad avere il lavoro fermo.
Fare la pizza in casa è un modo per risparmiare, per fare una serata diversa, per rallegrare tutti (perché la pizza mette sempre un po’ di allegria) e anche, volendo, per intrattenere i bambini abbastanza grandi da dare una mano, non fosse altro che a sfilacciare con le mani la mozzarella, o a scegliere la farcitura.
Come fare la pizza con la planetaria
Fare la pizza, l’ho capito in prima persona, sembra semplicissimo, ma non lo è poi così tanto! Basandomi sulla mia esperienza, vi spiego la ricetta e il procedimento che seguo e le accortezze che mi hanno permesso di ottenere un risultato davvero buono.
Ingredienti per 3 pizze tonde, spessore medio
- 500 g di farina 00 [di solito si consiglia la farina 0, ma io mi trovo meglio con la 00]
- 350 ml di acqua fredda [il motore della planetaria tende a scaldare, perciò usare acqua tiepida può essere controproducente; alcune farine, a seconda della marca, assorbono meno acqua; ad esempio con la Barilla ne basteranno 340 ml]
- 7 g di lievito di birra fresco [se è prossimo alla scadenza, ne metto 8-9 g], oppure 3 g di lievito secco
- 10 ml di olio d’oliva + q.b. per la teglia
- 8 g di sale
- farina di semola q.b.
Procedimento
- Mettere nel cestello della planetaria la farina e sbriciolare il lievito. Azionare il gancio a bassa velocità per un minuto o due. Iniziare a versare l’acqua [gradualmente], quasi tutta. Quando l’impasto accenna a formarsi, aggiungere l’olio, il sale e poi l’acqua restante [volendo si può iniziare con la frusta a K, ma io mi trovo bene mettendo subito il gancio per impastare]. Alzare leggermente la velocità e lavorare finché la pasta si staccherà completamente dal cestello [tempo indicativo di lavorazione, 15-20 minuti; è importante che si stacchi dal cestello, significa che è pronta – e che lieviterà bene].
- Lasciar lievitare un’ora a temperatura ambiente, coprendo la ciotola con un coperchio e sopra un canovaccio. Poi porre in frigo per 3 ore. A questo punto “porzionare” la pasta in tre parti [io solitamente faccio una teglia rettangolare e una tonda, perciò divido la pasta in una parte pari a 2/3 e una parte pari a 1/3]. Far lievitare i panetti un’ora a temperatura ambiente, coperti con pellicola.
- Spolverare il piano di lavoro con farina di semola e allargare la pasta di pizza approssimativamente nella dimensione della teglia. Ungere la teglia con pochissimo olio, aiutandosi con un pezzetto di carta da cucina, e adagiarvi la pizza [se non arriva a coprire perfettamente la teglia in questo momento non è un problema, non serve insistere].
- Lasciare riposare mezz’ora. Passato questo tempo, è possibile tirare dolcemente la pasta affinché copra esattamente la superficie della teglia [ora sarà “docile” e si aggiusterà alla perfezione fino agli angoli della teglia]. Distribuire la prima farcitura, ad esempio salsa di pomodoro.
- Cuocere la pizza in forno preriscaldato alla massima temperatura, 230-250° C [se avete ancora il libretto di istruzioni del vostro forno, controllate quale impostazione è consigliata per la pizza; io uso il programma ventilato con calore solo da sotto]. Cuocere la pizza nel ripiano più basso per circa 12 minuti (per la pizza senza condimenti umidi bastano 10 minuti).
- Estrarre la pizza, aggiungere la seconda farcitura, tipo mozzarella sfilacciata e sgocciolata, e altri eventuali ingredienti, poi infornare nuovamente per circa 5 minuti, fino a sufficiente doratura. La pizza è pronta!
Ho evidenziato in azzurro i punti che per me sono stati essenziali per fare il “salto di qualità” nella preparazione della pizza. Impastandola subito dopo pranzo, per cena è pronta!
Pizza: 6 idee per la farcitura
E adesso, come promesso dal titolo, qualche idea per la farcitura, prendendo spunto dalle pizze preparate da me in queste ultime settimane:
Pizze rosse
- Tonno e cipolla (nella foto) – Prima farcitura: pomodoro – seconda farcitura: mozzarella, tonno al naturale, capperi e cipolla rossa tritata.
- Cotto e carciofini – Prima farcitura: pomodoro – seconda farcitura: mozzarella, carciofini sott’olio a spicchi e prosciutto cotto sfilacciato.
- Wurstel e patatine – Prima farcitura: pomodoro; contemporaneamente alla pizza, inserisco nel forno in questa fase una teglia con patatine prefritte surgelate – seconda farcitura: mozzarella, wurstel a rondelle, e le patatine precedentemente cotte.
- Fave e guanciale – Prima farcitura: pomodoro – seconda farcitura: fave sbollentate, cipolla dorata ad anelli, guanciale affettato sottilmente.
Pizze bianche
- Patate e mozzarella – Prima farcitura: patate a fettine spesse circa 1/2 cm, l’una vicina all’altra, spennellate con olio, salate e pepate – seconda farcitura: mozzarella e rosmarino.
- Zucchine e speck – Prima farcitura: zucchine tagliate a dadi e condite con olio, sale e pepe – seconda farcitura: mozzarella – speck a striscioline aggiunto a crudo sulla pizza calda.
Come indicato nel procedimento della ricetta, per prima farcitura intendo i condimenti da mettere sin dall’inizio della cottura; per seconda farcitura quelli da aggiungere negli ultimi 5 minuti.
Ma adesso ditemi: voi come farcite la vostra pizza fatta in casa?
Semplice, pomodoro, mozzarella e basilico … tanto basilico!
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La margherita è sempre una garanzia! Quando vado in pizzeria, non prendo altro. A casa invece mi sto divertendo molto a sperimentare altre combinazioni. I miei amici non riescono a crederci! 😀
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Stranamente mi è venuta fame (sono le 11:52 mentre scrivo)
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Capisco! E’ venuta fame anche a me mentre scrivevo il post… 🙂
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Articolo gustoso…chiaro e dettagliato…grazie!
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Grazie! 🙂 Ho cercato di scrivere le istruzioni che avrei voluto avere io dall’inizio, invece di arrivarci pian piano tentativo dopo tentativo… Spero di poter essere utile a qualcuno che ancora non è soddisfatto della propria pizza! 😀
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