Ricordate il programma TV degli anni ’80 con Barbareschi che incalzava coppie in crisi? Si intitolava “C’eravamo tanto amati“. Vedendo alcuni strani fenomeni nel mondo dell’arredamento, mi è venuta subito in mente proprio questa trasmissione. Mi riferisco a coppie che sembravano indissolubili e che ora invece sono scoppiate – e ne vanno fiere persino. Quali sono queste coppie? Innanzitutto i comodini. E poi anche le poltrone. Una volta vere anime gemelle, ora vanno ciascuno per la propria strada. O forse no?
Comodini spaiati
I comodini un tempo andavano sempre in coppia. Uguali in tutto e per tutto, nascevano insieme, vivevano insieme, morivano insieme. Oggi invece si sta diffondendo la tendenza a scegliere comodini diversi tra loro. Qualcuno mette persino in dubbio “l’istituzione” dei comodini, e li sostituisce con mobili che nascono con altre vocazioni: cassettiere, scaffali, piccoli tavolini o semplici, spartane sedie. Largo alla fantasia!
Tuttavia in questo scenario di separazioni tra coppie storiche di comodini e nuove relazioni sbocciate ai lati del letto tra i più disparati elementi di arredo, bisogna pur mantenere un minimo di armonia nella camera in cui dormiamo, e in cui l’equilibrio, anche formale, contribuisce al rilassamento e predispone al buon sonno.
Come regolarsi se in nome della nuova tendenza si scelgono comodini spaiati? Qualche idea nell’immagine in alto – osserviamola nel dettaglio:
- Comodini di forma diversa, ma dello stesso colore.
- Comodini diversi sia per forma che per colore, ma corredati da abat-jour uguali.
- Comodini diversi, ma appartenenti alla stessa collezione, entrambi disegnati e concepiti per lo stesso modello di camera.
Poltrone diverse
Se in camera da letto si assiste alla crisi dei comodini, in salotto succede forse di peggio…
Oltre alla coppia delle poltrone, entra in gioco qui un terzo, ingombrante personaggio, il divano! Un tempo in salotto si mettevano generalmente due poltrone uguali, abbinate al divano. Oggi un salotto composto da tre elementi coordinati non è più considerato un esempio di classica eleganza, ma quasi di… banalità.
Nella seconda immagine vediamo “scene tipo” dal salotto:
- Poltrone uguali, ma diverse dal divano.
- Poltrone uguali per forma, ma diverse per colore.
- Poltrone diverse sia dal divano che l’una dall’altra, per forma, per colore e persino per fantasia.
Come far convivere armoniosamente nella stessa stanza elementi che sembrano voler prendere le distanze gli uni dagli altri?
Nel caso di poltrone uguali tra loro ma diverse dal divano, si può creare facilmente un collegamento con i tessili: cuscini del colore del divano sulle poltrone, un plaid del colore delle poltrone sul divano.
Meno semplice armonizzare poltrone diverse per colore, per fantasia, e naturalmente diverse dal divano! E’ la poltrona, tendenzialmente, la “protagonista” del salotto – cioè il pezzo più vistoso dovrebbe essere la poltrona, rispetto al divano. Ma se le primedonne, ops, le poltrone, sono due, diverse tra loro… Quale la spunterà? Credo che la soluzione meno insidiosa sia sceglierle in gradazione tra loro, e… Occhio anche alla dimensione: una poltrona monumentale ed un’altra scarna e mini(mal) rischiano di stonare.
Photo credits: comodini www.elledecor.com, www.decoist.com, www.archiexpo.it; poltrone shabbychicmania.it, www.sediarreda.com, www.maisonsdumonde.com.
Non saprei, io amo le simmetrie, per cui anche la forma mi sembra abbia la sua importanza.
Posso accettare poltrone simili ma con colori (o richiami) identici, per i comodini invece sono un “talebano” e li desidero uguali al 100%.
🙂
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Eheh, pensa che io i comodini non li ho neppure! Ho una testiera letto con ripiani integrati. La scelta fu dettata al momento dell’acquisto da esigenze di spazio. Oggi lo spazio ci sarebbe, ma dei comodini ancora ne faccio a meno 🙂
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Io invece ho comodini molto piccoli, perché dove abitavo prima avevo come te problemi di spazio.
Il problema dei comodini piccoli è che non riesco a farci stare sopra tutto ciò che vorrei: abat-jour, radiosveglia, libro… e spesso il libro non ci sta…
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Capisco. Nel mio caso, le abat-jour sono come delle “clip” (noto modello svedese eheh) e sono agganciate direttamente alla testiera del letto.
La cosa positiva dei comodini è che si possono cambiare senza dover rifare tutta la camera!
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Io non potrei cambiarli perché si intonano con il resto dell’arredamento… e poi ci sono affezionato.
Chi non ha componenti Ikea in casa?
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Eheh, hai ragione, credo tutti abbiano attinto da Ikea! 🙂
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A me piace questa tendenza, è una sfida ad accordare gli oggetti senza cadere nel banale. I comodini li ho uguali ma ho appena cambiato divano (grigio-beige che va con tutto) e per spezzare, oltre che risparmiare ☺️ La poltrona l’ho presa giallo senape (da Ikea).
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Hai fatto bene, una poltrona colorata secondo me è sempre un tocco di originalità in un soggiorno. 🙂
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Infatti da un tocco di allegria. ☀️
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