Home cinema a Berlino con Totò

toto-e-peppino-divisi-a-berlinoAl giorno d’oggi il viaggio è un bene di consumo: compagnie aeree low cost, alternative economiche ai classici hotel, informazioni sul web rendono accessibile il viaggio a molte più persone rispetto al passato, così spesso partono anche i meno scaltri ed esperti. Il rischio di incappare in qualche piccolo imprevisto, o anche raggiro, c’è sempre, ma avete mai pensato cosa significasse mettersi in viaggio, per l’uomo medio, solo pochi decenni fa

Partire era un’avventura, specialmente per chi non andava solo in vacanza, ma doveva proprio trasferirsi, o meglio… emigrare! Tra i temi che il film Totò e Peppino divisi a Berlino affronta, il primo è proprio la sprovvedutezza di chi partiva per la prima volta per un viaggio. Arrivare in un Paese straniero, senza comprenderne la lingua, costringeva ad affidarsi alle indicazioni altrui, non sempre chiare, e nei casi peggiori persino truffaldine.

Viaggiatori sprovveduti

Totò interpreta il signor La Puzza, partito da Napoli e giunto a Berlino, “attraversando l’Alto Adige” – ricorrente battuta che indica come l’Alto Adige sembrasse una frontiera “estrema”, figurarsi la Germania! Un amico gli ha dato l’indirizzo di un proprio conoscente, a cui rivolgersi come contatto. Questo conoscente, interpretato da Peppino De Filippo, è il signor Pagliuca, napoletano emigrato anni prima che pare abbia fatto fortuna come “magliaro” – venditore ambulante di abiti scadenti.

Senza telefonino né gps – il film è dei primi anni ’60 – per trovare il “compaesano” Pagliuca il malcapitato La Puzza chiede informazioni ai passanti. Ingenuo e sprovveduto, incappa in un’affascinante malintenzionata, figlia di un nazista criminale di guerra, ricercato, a cui La Puzza assomiglia! La donna inganna La Puzza, promettendogli molti soldi affinché si spacci per il padre e si presenti al processo al posto suo – ma nascondendogli la reale gravità della accuse! Da qui parte un grosso malinteso…

totò e peppino muro di berlino

Il muro di Berlino

Il secondo tema del film riguarda il “muro di Berlino”. I protagonisti rimangono dapprima bloccati a Berlino est perché mentre dormono viene eretto il muro che chiuderà porte e finestre dell’abitazione di Pagliuca, evidentemente in una zona “di confine”! Effettivamente il muro fu eretto di notte, tra il 12 e il 13 agosto 1961. I due saranno poi sballottati da una parte all’altra del muro, strattonati da americani e sovietici.

Il tema drammatico del muro di Berlino viene affrontato con luoghi comuni, leggerezza, tuttavia con garbo, com’è tipico di Totò. La città è riconoscibile attraverso dettagli come, all’inizio del film, la Gedächtniskirche, chiesa bombardata durante la guerra, dall’inconfondibile campanile mozzato; in seguito si vede anche la porta di Brandeburgo, ma è visibilmente una riproduzione – quella scena non dev’essere stata girata sul posto!

E tramite il film possiamo immaginare quale fosse la percezione, da parte dell’uomo comune, di ciò che stava accadendo. Quando da una città lontanissima (oltre l’Alto Adige!) arrivavano notizie di fatti mai sentiti prima, come la costruzione di un muro che la divideva in due parti.

Scheda tecnica:

  • Anno: 1962
  • Regia: Giorgio Bianchi
  • Cast: Totò, Peppino De Filippo, Nadine Sanders, Luigi Pavese
  • Genere: Commedia
  • Paese: Italia

Photo credits: in alto www.longtake.it; in basso www.antoniodecurtis.org.

4 pensieri riguardo “Home cinema a Berlino con Totò

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...