Pulizia del viso in 3 step – III step, il tonico

Pulizia del viso in 3 step il tonico by vitaincasa

Eccoci all’ultimo step della mia pulizia del viso casalinga, un po’ più approfondita di quella quotidiana, ma più semplice di quella dell’estetista. Sono contenta di essere arrivata a questa parte, perché riguarda il tonico, e ci tenevo dall’inizio a parlare di questo prodotto. Ma prima, se avete perso le puntate precedenti, leggete gli articoli Pulizia del viso in 3 step – I step, detersione e Pulizia del viso in 3 step – II step, esfoliazione.

III step: completamento con il tonico

Il tonico, questo sconosciuto! Il fatto che sia sempre meno presente negli scaffali dei negozi lo collegavo al crescente successo delle acque micellari, ma a pensarci bene c’è un altro possibile fattore, cioè che molte donne non capiscono a cosa serva realmente il tonico, e forse lo considerano superfluo.

A cosa serve il tonico?

Vi propongo il tonico come ultimo step del mio programma di pulizia del viso casalinga, da applicare con un dischetto di cotone, dopo aver risciacquato l’esfoliante e asciugato il viso. Ma il tonico dovrebbe essere usato anche come step conclusivo della skincare quotidiana, dopo il latte detergente.

Più precisamente il tonico…

  • si può utilizzare per rimuovere il latte detergente, se quest’ultimo è senza risciacquo;
  • se si usa un latte detergente con risciacquo, il tonico contribuisce a rimuovere i residui lasciati dall’acqua del rubinetto, che, se ricca di calcare, può lasciare sedimenti sulla pelle;
  • assicura in ogni caso una pulizia completa, rimuovendo le ultime piccole impurità eventualmente rimaste dopo il latte detergente;
  • restituisce un minimo di idratazione alla pelle dopo la detersione serale, senza appesantirla come fa la crema – soluzione ideale per chi ha la pelle giovane e non vuole ancora usare una crema da notte;
  • il tonico, infine, rinfresca e dona una piacevole sensazione.

Il tonico by vitaincasa

Ci sono poi tonici che offrono funzioni specifiche a seconda del tipo che si sceglie. La scelta dovrebbe essere dettata dalle necessità della propria pelle, non dalla pubblicità o dal profumo.

  • Chi ha la pelle grassa, o mista, o con pori dilatati, trarrà beneficio da un tonico astringente, che purifichi, rinfreschi e contribuisca a restringere i pori, e che offra anche proprietà sebo-regolatrici.
  • Chi ha la pelle sensibile, preferirà un tonico lenitivo, che calmi la pelle e riduca i rossori. Per un’applicazione estremamente delicata: versarne qualche goccia su una mano, strofinare i palmi per distribuirlo uniformemente e appoggiare i palmi su ciascuna guancia esercitando una lieve pressione, poi un palmo sulla fronte e uno sul mento, infine due dita ai lati del naso.
  • Chi ha la pelle matura, può considerare un tonico di profumeria: alcuni promettono una maggiore penetrazione degli attivi della crema che si andrà ad applicare dopo, altri puntano sulla rivitalizzazione e sul ringiovanimento della pelle, stimolando la produzione di collagene. Esistono tonici “di marca” che valgono il loro prezzo, ma prima di acquistarne uno consiglierei di leggere qualche recensione on-line.

Spero la mia mini-guida a puntate sulla pulizia del viso possa esservi di spunto per mettere a punto la vostra e per conoscere meglio i prodotti coinvolti: latte detergente, esfoliante e tonico.

6 pensieri riguardo “Pulizia del viso in 3 step – III step, il tonico

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