Recessione. Una parola che abbiamo sentito spesso ultimamente. A causa del globale clima di incertezza, gli economisti prevedono che nel 2023 ci potrebbe essere appunto una recessione. Il mio blog non è la sede per affrontare l’argomento ad alti livelli, ma vorrei parlarne in termini molto semplici e concreti, partendo da tre domande: cosa comporta per noi comuni cittadini un’eventuale recessione? E soprattutto, cosa possiamo fare? C’è da preoccuparsi?

1. Cosa comporta una recessione?

La conseguenza più evidente di una recessione è la perdita di molti posti di lavoro, per via di licenziamenti massicci. Inoltre si registra un tendenziale impoverimento anche tra gli occupati, legato alla stagnazione dei salari.

2. Cosa si può fare?

La risposta più immediata è: prepararsi. Come? Creando un fondo di emergenza, riducendo le spese, diventando più consapevoli sui consumi.

Fondo di emergenza

E’ il momento di creare o (per chi lo ha già) aggiornare un fondo di emergenza. Serve a sostenere le spese indispensabili per indicativamente 6 mesi, nel caso in cui ci si ritrovi da un giorno all’altro senza occupazione. Non significa semplicemente “avere qualche risparmio da parte”. Un vero fondo di emergenza si calcola mettendosi a tavolino, contando quanto si spende per le voci essenziali in media ogni mese, e moltiplicando questo importo per, appunto, 6 mesi. Per qualcuno risultano cifre considerevoli, e per accumularle potrebbero servire anni. Ma non bisogna scoraggiarsi, è in ogni caso utile iniziare.

Se si perde il lavoro, essere automuniti aumenta le opportunità di trovarne un altro, in particolare perché si può allargare il raggio di ricerca. Le spese fisse per l’auto vanno quindi incluse nel fondo di emergenza, insieme ovviamente a: spesa alimentare, medicine ricorrenti, mutuo/affitto, gas, elettricità, ecc. .

Ridurre le spese

Non significa privarsi di tutto (sarebbe persino controproducente!). Semplicemente per la maggior parte di noi è consigliabile, specialmente in questo periodo, imparare ad individuare onestamente le spese che possiamo ridurre (o evitare). Qualche spunto:

• se si rompe la spazzola dell’aspirapolvere, si può acquistare la spazzola sostitutiva, anziché l’aspirapolvere nuovo;
• cambiare lo smartphone solo quando non funziona più, e non solo per inseguire le ultime novità tecnologiche;
• annullare il rinnovo automatico degli abbonamenti (per valutare coscientemente quali rinnovare e quali interrompere);
• preferire il bancomat alla carta di credito;
• monitorare i tassi d’interesse in attesa di eventuali “surroghe” significativamente vantaggiose del mutuo.

consumi consapevoli

Partendo dalla gestione quotidiana della casa, si può adottare un lifestyle più consapevole. Qualche spunto:

• Fare il menu settimanale
• Sulla base del menu settimanale, stilare la lista della spesa
• Imparare a riconoscere le offerte speciali veramente utili
• Risparmiare sui riscaldamenti
• Risparmiare acqua

3. C’è da preoccuparsi?

Nessuno può prevedere esattamente il futuro. Anche se pressoché tutti gli economisti fino a qualche settimana fa davano per scontata una recessione “su vasta scala” nel corso del 2023, oggi non mancano voci meno pessimiste. Un pizzico di preoccupazione penso sia inevitabile; ma l’importante è attivarsi, cioè fare quel che è in nostro potere per prepararci e non farci cogliere totalmente alla sprovvista.

Per approfondire: MiddleMe.net.

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