Oggi vi propongo una ricetta e approfitto, a fondo pagina, per darvi un “avviso”. Ma partiamo dalla ricetta! Le uova al purgatorio sono un piatto gustoso sebbene semplicissimo, qualcuno direbbe povero, tuttavia su quest’ultimo aggettivo non concordo. E’ economico, sì, ma povero non direi, anzi, colgo l’occasione per una riflessione sul concetto di “povero” in cucina. Cucinare è un’arte. Eppure a volte elevare troppo il concetto di cucina, di buon cibo, temo possa diventare controproducente. Provo a spiegarmi meglio…

Se pensiamo che lo standard da rispettare sia la cucina della nonna, oppure la cucina dei grandi chef che vediamo in tv, cosa succede? Comincio a temere che qualcuno rinunci in partenza, perché: la cucina della nonna richiede tempi lunghi, e quella dei grandi chef attenzione e concentrazione. Tutti “ingredienti” che molti di noi non hanno a disposizione per una cena infrasettimanale! Credo ci sia (anche) questo dietro al crescente successo del food delivery, una moda americana che rischia di diventare un modello anche nelle nostre città.

Perché non riportare il concetto di cucina alla “normalità”? Riscopriamo piatti che sembrano poveri, e invece proprio per la loro semplicità ci consentono di riscoprire il lusso dei piatti cucinati in casa, senza sforzo, e con indubbi vantaggi. Perché i piatti homemade hanno un grande valore rispetto a quelli d’asporto: non solo soddisfano il palato e riempiono lo stomaco, ma, essendo più genuini, e preparati con amore, risultano anche più nutrienti per il corpo e per il cuore! 

Un esempio lo possiamo trovare proprio nella ricetta delle uova al purgatorio. Semplici uova che diventano speciali cotte in un intingolo di pomodoro dentro il quale il tuorlo, cremoso, si fonde appena lo rompi con la forchetta. Un piatto estremamente facile da fare, poco costoso, e pure piuttosto rapido: mentre cuoce, lascia giusto il tempo di apparecchiare la tavola e tagliare qualche fetta di pane (per la scarpetta, immancabile quando c’è un bel sughetto!).

Ingredienti

• Per 2 uova: 
• 200 g di polpa di pomodoro (circa 1/2 barattolo)
• olio d’oliva q.b.
• formaggio grattugiato q.b.
• 1 spicchio di aglio
• sale q.b.
• prezzemolo tritato finemente q.b.
• peperoncino macinato q.b. (facoltativo)

Procedimento

1. In una padella far imbiondire l’aglio in un giro d’olio. Aggiungere la polpa di pomodoro e lasciarla addensare leggermente per circa 10 minuti, salare e (se piace) profumare col peperoncino. Eliminare l’aglio. Formare 2 buchi nel sughetto e sgusciare dentro ognuno un uovo.
2. Cuocere per pochi minuti col coperchio, finché il bianco si rapprende. Verso la fine della cottura, mettere un pizzico di sale sulle uova, cospargere con il prezzemolo e un velo di formaggio grattugiato. Servire le uova al purgatorio calde con fette di pane. Contorno consigliato: erbe di campo ripassate, oppure insalata di misticanza.

Le uova al purgatorio sono chiaramente un piatto di magro, perfetto per questi ultimi giorni di quaresima che ci conducono alla Pasqua. Colgo l’occasione per un avviso, nei prossimi giorni farò un cosiddetto social detox, che includerà anche una piccolissima pausa dal blog. Ci risentiamo su queste pagine domenica per gli auguri!