Il post “Quanto durano gli alimenti in frigorifero?” e alcuni commenti che ne sono seguiti hanno portato inevitabilmente il discorso sulla data di scadenza dei cibi. Se ne parla molto, anche per la recente proposta di abolire l’indicazione della data di scadenza perché, secondo alcuni, questa favorirebbe uno spreco inutile di generi alimentari.
Sono d’accordissimo sul combattere lo spreco alimentare, ma sono contraria all’abolizione della data di scadenza. Secondo me sarebbe più utile una campagna informativa che spieghi come leggere, come interpretare la data di scadenza.
Va specificato che questo provvedimento non riguarderebbe i prodotti freschi facilmente deperibili, ma solo i prodotti a lunga conservazione. Capire la differenza tra queste due categorie è fondamentale.
Da consumarsi “entro” o “preferibilmente entro”?
“Da consumarsi entro” indica un termine perentorio. Si tratta di prodotti freschi. Non rispettare la data riportata espone ad un rischio alimentare, perché il cibo inizia subito a deteriorarsi. Il buonsenso non deve mai mancare: la mozzarella, talvolta, prende un cattivo sapore persino prima della data di scadenza! D’altra parte, come già detto qui, lo yogurt scaduto da qualche giorno non fa male, ma perde soltanto i fermenti lattici vivi. A parte queste eccezioni, conviene sempre buttare via i prodotti freschi che hanno superato la data di scadenza.
“Da consumarsi preferibilmente entro” invece non indica precisamente una data di scadenza, ma piuttosto un termine minimo di conservazione. Si tratta di prodotti a lunga conservazione, per i quali la ditta produttrice dice che fino a quel tale giorno è garantita la sicurezza e il mantenimento del sapore originale. Tuttavia non è che a partire dal giorno dopo vadano subito a male! Questi prodotti, se consumati un pochino dopo la data indicata, non sono nocivi per la salute, al massimo avranno una piccola, graduale perdita di sapore e variazioni di consistenza. Basti pensare a quelle comunità religiose che mangiano pressoché regolarmente la pasta (secca) prossima alla scadenza, o appena scaduta, che ricevono in regalo dai negozianti: questa pasta non è più vendibile, ma non è ancora rovinata! Oltre alla pasta, anche il tonno è un classico prodotto che si conserva molto a lungo. In breve, gli alimenti di questa categoria non vanno buttati se sono appena “scaduti“.
In caso di dubbio
Dire poi quanto durino i prodotti a lunga conservazione oltre il termine minimo indicato sulla confezione è difficile: varia da prodotto a prodotto, da marca a marca, e dipende anche dall’ambiente in cui sono conservati.
Come capire allora se un alimento è ancora buono? Innanzitutto con un esame visivo della confezione – non devono esserci rigonfiamenti o danni – e del contenuto – il colore non deve essere sospetto. Poi un esame olfattivo: l’odore non deve essere sgradevole. Infine un piccolo assaggio, per verificare che il sapore non sia alterato.
Saper leggere la data di scadenza, conoscere quali prodotti non vanno buttati subito se l’hanno superata, costituisce un tassello certo importante della lotta allo spreco alimentare, ma sarebbe molto meglio consumare i cibi prima di farli scadere. Prossimamente torneremo sull’argomento!
Articolo aggiornato l’8 aprile 2020.
The photos I used for my collage are free from Pixabay.
Mia moglie per errore il mese scorso ha preparato un risotto (di quelli Knorr in busta) scaduto nel giugno 2014.
Non scherzo.
Mio figlio quando se ne è accorto si è messo a piangere, ed io ho chiamato la Guardia Medica per avere qualche consiglio, dato che tra gli ingredienti c’era anche l’uovo (benché disidratato).
Dalla GM mi hanno detto di rivolgermi al centro nazionale anti veleni (che tratta anche di queste situazioni) che in effetti per telefono mi hanno detto di non temere nulla e che mi stavo preoccupando per niente, nonostante i 18 mesi di scadenza ormai passati.
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Capisco lo spavento, ma è andato tutto bene! Non sapevo che il centro anti veleni trattasse anche queste situazioni! Buono a sapersi!
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Non lo sapevo neppure io, sono quelli di Milano – Niguarda.
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secondo me le buste della knorr sono talmente dei fossili che non scadono mai 😉
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Speriamo non siano proprio fossili dai! XD
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