Speciale MDP: il buon pane con la macchina del pane

Un buon pane fatto in casa con la macchina del pane

E’ da diversi anni che abbiamo la macchina del pane in casa. E’ stata veramente sfruttata tantissimo, da quando è arrivata solo raramente abbiamo acquistato il pane! All’inizio era la curiosità di provare tante farine diverse a muoverci… Parlo al plurale perché l’iniziativa partì da mio marito! In seguito si è trattato di passione e oggi, infine, è un’abitudine consolidata, una delle poche che non si è interrotta neppure con l’arrivo di una neonata. Eppure finora, sul blog, ho parlato poco della macchina del pane, meglio nota sul web come MDP.

Ho parlato della macchina del pane solo en passant in articoli come:

Nel primo post, quello della lavagna, si può leggere la ricetta base proposta dal libretto della macchina del pane. Nell’ultimo post dell’elenco, invece, una ricetta rivisitata da me ma sempre sulla falsa riga della ricetta base.

Il pane con la macchina del pane, fatto seguendo le istruzioni, viene buono – altrimenti non saremmo arrivati fin qui! Ma è piuttosto diverso dal pane del fornaio, e non intendo dire solo per la forma, che ovviamente è un po’ “cubica”, come la vaschetta della macchina.

Dopo anni di utilizzo, in cui ho seguito principalmente la ricetta base scritta sul libretto, oppure a volte le ricette speciali contenute in un libro specifico sulla macchina del pane, mi sono decisa a dare una svolta, cioè a creare una ricetta mia, in modo da ottenere un pane più vicino a quello “comune” a cui sono abituata.

Pane per i “nostri” denti?

La mia macchina del pane è una Moulinex Pain et délices, ancora in vendita, unitamente all’opuscolo con la ricetta base. Il libro di ricette che ho è “Macchina del pane” di Jennie Shapter edito da DIX, anche questo ancora reperibile. Cosa accomuna queste ricette? Secondo me, che vengono dall’estero.

Anche quando sono ispirate alle nostre ricette tradizionali, tendono a farci ottenere un prodotto che è a metà tra il “nostro” concetto di pane e un pane in cassetta, più comune in molti Paesi esteri. Per uno straniero, risulterà piacevolmente croccante e più casereccio di un panino da sandwich, sicuramente. E anche per noi indubbiamente risulta buono, gustoso, fragrante, ma… non come il classico pane a cui siamo abituati dall’infanzia.

Anche l’occhio vuole la sua parte

Inoltre pensiamo alla forma: chiunque abbia la macchina del pane sa che talvolta, ahimé, il pane si affloscia miseramente, non fa quella bella cupoletta tonda, e assume la forma di… un mattoncino. Il gusto non ne risente, ma anche l’occhio vorrebbe la sua parte! Maggior successo in questo senso si ottiene con le ricette che prevedono ingredienti speciali come latte e uova, però il pane che se ne ottiene non è per tutti i giorni, perché troppo ricco.

Dunque mi sono chiesta: come posso ottenere, con la MDP, un pane che sia…

  • più simile al pane comune, quello del fornaio per intenderci, con mollica morbida ma leggera, non pesante, e crosta croccante;
  • dalla forma invitante, con una bella cupoletta, ma senza ingredienti elaborati?

Less is more!

La risposta l’ho trovata principalmente nell’idratazione. Ho ridotto l’idratazione al 55%, più facile da gestire sia a mano che per la macchina, ho ridotto anche i grassi, ed ho ottenuto un risultato più soddisfacente.

A proposito dei grassi…

Per poter parlare di autentico “pane comune” i grassi non dovrebbero comparire tra gli ingredienti (altrimenti sarebbe più corretto parlare di “pane speciale”). Tuttavia una piccola quantità di burro aiuta ad ottenere un buon risultato con la MDP, e comunque non si sente nel risultato finale. Il pane che si ottiene con questa mia ricetta ovviamente non ambisce ad essere esattamente come il pane comune, ma è… davvero molto simile al pane comune.

Se anche voi volete fare con la macchina un pane buono, semplice e soddisfacente, provate così…

La mia ricetta per un buon pane fatto in casa con la MDP

Ingredienti per dose media (750 g)

  • 275 ml di acqua
  • 500 g di farina 0 [questa è una ricetta per pane semplice, dunque uso la farina bianca; magari un giorno dedicherò un post apposito a come fare il pane integrale con la MDP]
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 15 g di burro a tocchetti
  • 6 g di lievito di birra fresco [di solito per le macchine del pane si raccomanda l’uso del lievito disidratato, mentre si sconsiglia l’uso del lievito fresco; non ho capito il motivo, io trovo che i risultati siano notevolmente migliori con il lievito fresco]

Procedimento

  1. Versare sul fondo del cestello della macchina del pane l’acqua, coprirla con la farina, disporre in tre angoli diversi il sale, lo zucchero e il burro. Formare un incavo al centro della farina, senza arrivare al livello dell’acqua, e disporvi il lievito sbriciolato.
  2. Avviare la MDP: programma pane bianco/normale oppure programma per pane francese [per un risultato più croccante], dose media, doratura media. Al termine sfornare e sformare subito il pane; lasciarlo raffreddare possibilmente su una gratella [alcuni modelli offrono la possibilità di mantenere in caldo il pane, dopo la fine della cottura; personalmente consiglio di estrarlo subito dalla macchina, perché lasciarlo chiuso all’interno del cestello può compromettere il risultato finale].

Una precisazione

Alcune bravissime foodblogger suggeriscono di personalizzare al massimo l’uso della MDP impostando separatamente le varie funzioni: prima impasto, poi lievitazione, infine cottura. In questo modo per ciascuna fase della panificazione si possono decidere i tempi ritenuti più opportuni, e sicuramente questa è una “modalità avanzata” di utilizzo della macchina del pane, ma richiede una… partecipazione più attiva (leggasi: più lavoro).

La mia ricetta invece la consiglio a chi cerca il miglior rapporto tra un buon risultato (notevolmente migliore rispetto alla ricetta base del libretto della macchina) e la praticità di mettere gli ingredienti nel cestello, scegliere uno dei programmi preimpostati e lasciare che la macchina faccia tutto automaticamente! In fondo il vantaggio più bello della MDP è proprio quello di sfornare un profumato pane fresco fatto in casa senza alcuna fatica, e senza particolari abilità “nell’arte bianca”…

Se volete ricevere ulteriori consigli (e perché no, dare a me qualche suggerimento in più), vi aspetto nei commenti!

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13 pensieri riguardo “Speciale MDP: il buon pane con la macchina del pane

  1. Mai provato a fare il pane con la’macchina per pane..provai anni fa prima della celiachia a farlo a mano e infornarlo ..ma non ebbe successo ahimé…troppo duro soffice zero…
    Non nmangio quasi mai il pane (tranne x le bruschette che faccio og i msi..)perché reperirlo fresco gluten free e impossibile qui da me e preferisco le gallette di riso e legumi…
    Brava che lo fai in casa cn la macchina più sano e più naturale

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    1. Prima della macchina del pane non avevo mai provato a fare il pane in casa, è stata una svolta.
      Non ho mai sperimentato una ricetta senza glutine a dir la verità, ma mi pare che sul libro ci sia una ricetta.
      Le gallette sono una buona alternativa, quali scegli? Io preferisco quelle al mais (non le consumo spesso ma ogni tanto sì).

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      1. Adoro quelle riso e piselli oppure quelle riso venere…quelle al mais le trovo più “pesantine “… come brand scelgo san carlo che sono il top (ma costano un po di piu) poi, fiorentini che ne propone diversi tipi oppure una sotto marca economica che son buone cmq( britti)…

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    1. Dipende da quanto pane si consuma…
      Per una famiglia che consuma molto pane probabilmente sì, diventerebbe un impegno in termini di tempo.
      Noi non ne consumiamo tantissimo, poi faccio sempre la dose grande, o meglio, la chiamano media. Lo affetto e lo congelo, poi scongelo di volta in volta le fette che mi servono. Non devo farlo spesso, dunque per me vale la pena! Ci metterei di più a cambiarmi per uscire e recarmi appositamente dal fornaio! 🙂

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  2. Grazie della condivisione. Anch’io ho la macchina del pane e solitamente faccio il pane integrale alla quale farina abbino anche la farina bianca diversamente a me non lievita. Comunque proverò la tua ricetta m’incuriosisce, che poi il pane lo faccio per mio marito io purtroppo devo stare attenta col glutine, un tempo avevo anche provato a realizzare un pane con farine senza glutine ma con la MDP il risultato è stato un bel mattone e allora ho mollato lì e ho continuato a farlo solo per mio marito. Buona serata

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    1. Per il pane integrale, ci vuole qualche accorgimento diverso. Sto ottenendo qualche bel risultato con un’altra ricetta, leggermente diversa da questa, ma finché non l’avrò perfezionata non la condividerò qui sul blog! 🙂
      Comunque se sei solita mischiare farina integrale e bianca, ti consiglio di provare a usare direttamente la farina di tipo “2”, anche detta farina semi-integrale. L’hai mai provata? Per molto tempo io ho usato quella, con il programma per pane francese e la ricetta classica del libretto della macchina.
      Buona giornata!

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      1. Hai ragione, con la farina integrale è un pò più complesso, per quanto mi riguarda anche con la sola farina 2 non lievita benissimo occorre sempre che vi aggiunga un pochino di farina 00. Mentre invece ne preparo uno che m8 riesce bene con la farina 2, la farina integ4ale e sempre aggiungendo 7n pochino di farina 00, il risultato è molto soddisfacente, buono il sapore e la lievitazione è ottima. Buon proseguimento di giornata 😉

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