Zuppa di cicerchie, radicchio e prosciutto crudo

Zuppa di cicerchie, radicchio e prosciutto

Il 2016 è l’anno dei legumi: l’Onu punta a far sì che nel 2020 essi rappresentino il 20% delle proteine consumate a livello mondiale. I legumi sono poveri di grassi e ricchi di fibre, inoltre sono ottime fonti di proteine vegetali. Ci saranno sicuramente varie iniziative volte alla valorizzazione dei legumi durante questo anno appena iniziato.

Intanto io inauguro le ricette del 2016 di vitaincasa con la zuppa di cicerchie, radicchio e prosciutto crudo. Essendo da poco passati i bagordi natalizi, probabilmente con una “scia” di panettoni ancora in circolazione, ho pensato di evitare ulteriori dolci, e vi tento piuttosto con un piatto salato che riscalderà la vostra tavola invernale!

Conoscete le cicerchie? Sono un legume meno noto e meno diffuso di fagioli e ceci, ma dalla lunga storia. Si coltivano in alcune zone del centro Italia, dove sono state recuperate dopo aver rischiato l’oblio e la scomparsa. Si prestano bene alla realizzazione di zuppe ben saporite.

Zuppa di cicerchie, radicchio e prosciutto

Ecco la ricetta della zuppa di cicerchie, radicchio e prosciutto crudo!

Ingredienti per 3 porzioni:

  • 250 g di cicerchie secche
  • 1 cipolla media
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 piccolo cespo di radicchio
  • 50-60 g di prosciutto crudo affettato
  • brodo vegetale q.b. (conviene prepararne 1 litro abbondante)
  • sale e pepe q.b.
  • olio d’oliva q.b.

Procedimento:

  1. Mettere le cicerchie in ammollo secondo le indicazioni riportate sulla confezione (in genere una notte). Soffriggere la cipolla tritata e l’aglio intero in un goccio d’olio. Scolare le cicerchie ed aggiungerle al soffritto, facendole insaporire bene. Rimuovere l’aglio. Coprire con il brodo (circa un litro) e cuocere per 1 ora (o quanto indicato sulla confezione delle cicerchie) dal momento del bollore. Regolare di sale e pepe solo verso metà cottura.
  2. In una padella far saltare il radicchio mondato e ridotto a listarelle con un filo d’olio. Unire il prosciutto crudo, anch’esso ridotto a listarelle, e lasciare sul fuoco finché non è croccante (ma non bruciato!). Quando mancano 10 minuti alla fine della cottura della cicerchia, unirvi il radicchio e il prosciutto. Se la zuppa risultasse eccessivamente asciutta, aggiungere altro brodo. Servire la zuppa di cicerchie, radicchio e prosciutto crudo ben calda.

Un consiglio: non esagerate con il sale, perché il prosciutto è già piuttosto saporito!

La ricetta della zuppa di cicerchie, radicchio e prosciutto crudo è ispirata da Quaderni di Alice “Zuppe, minestre & co.”.

23 pensieri riguardo “Zuppa di cicerchie, radicchio e prosciutto crudo

    1. In effetti non sono molto diffuse… Anch’io le trovo solo in alcuni supermercati, e bisogna cercare “col lumicino”… In certi posti stanno insieme a tutti gli altri legumi; in altri nel reparto dei cibi biologici; infine talvolta li mettono tra le specialità regionali… Ma capita che in alcuni casi non ci siano proprio! Fammi sapere se le trovi… Buona giornata anche a te! 🙂 E… W le zuppe! 😀

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  1. Non conosco le cicerchie, la prossima volta che faccio la spesa (sono sempre io a farla in famiglia) cercherò bene, ma temo che qui a padova non siano facili da reperie.
    Per quanto riguarda i legumi sono d’accordissimo sul fatto che bisognerebbe mangiarne di più, perché hanno ottime proprietà nutrizionali.
    Ciao

    K!

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    1. Puoi fare riferimento alla risposta che ho dato all’altro commento, sulla reperibilità delle cicerchie. I legumi oltre che “salutari” sono anche molto versatili, si possono mangiare sia in insalata che in umido, e ovviamente come zuppe! Però di solito si trovano quelli secchi, che richiedono un po’ di tempo per la preparazione (l’ammollo e la cottura), e forse questo scoraggia un po’ le persone dal cucinarli… Ci sono quelli in scatola, ma come tutti gli scatolati dovrebbero essere usati con moderazione e non è la stessa cosa. I surgelati possono essere un buon compromesso, perché non serve l’ammollo e i tempi di cottura sono un pochino più brevi (di solito). Da tutta questa disquisizione si deduce quanto io apprezzi i legumi! 🙂

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      1. Mia madre mi costringeva a mangiarli quando ero piccola, in casa nostra di viveva solo di legumi e di tutto ciò che producevano i miei in campagna, il gusto era sgradevole, proprio non mi andavano a genio, neanche le fave stufate quelle intere con la buccia e secche, non mi piacevano e quando non mangiavo il piatto, mia madre mi lasciava a digiuno per due giorni senza poter toccare neanche un pezzo di pane 😭 però il passato di fave con le cicorielle selvatiche adoravo mangiarle! Che vuoi, ricordi o meglio, traumi dell’infanzia pace all’anima di mia mamma 🙏

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