Ciambella con fragole fresche e ciliegie candite

Ciambella con fragole e ciliegie

Vi piacciono le torte un po’ umide all’interno? A me sì, purché siano perfettamente lievitate. E soprattutto mi piacciono quei dolci in cui i pezzetti di frutta all’interno non colano a picco sul fondo. Questa ciambella con fragole fresche e ciliegie candite è perfetta se avete anche voi questi gusti: rimane umida, e i pezzetti di frutta risultano ben distribuiti, così quando la tagliate ogni fetta è bella a vedersi – e ogni morso gustoso.

Era da tempo che volevo provare l’abbinamento di ciliegie candite e fragole fresche, e quando finalmente l’ho fatto sono rimasta molto soddisfatta. Generalmente non amo i canditi, o almeno non amo quelli che si trovano in molte colombe pasquali industriali, troppo secchi e fastidiosi sotto i denti. Però i canditi veri, quelli buoni, sono davvero golosissimi. Vi consiglio di non prendere quelli che spesso si trovano nel reparto dolci, già tritati: cercate nel reparto frutta secca i canditi interi, quelli hanno tutto un altro sapore e soprattutto hanno la consistenza simile a una caramella gelée…

Il punto in più a favore della ciambella con fragole fresche e ciliegie candite? Solo 40 g di olio, e tanto yogurt (è questo l’ingrediente che la rende umida e morbida!). Non proprio un dolce light, ma… sicuramente più light di molti altri!
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Domande random e relative risposte

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Questo post è collegato al precedente, dal titolo “Cosa rende speciale un ambiente?“. Ho ricevuto due nomine per lo stesso tag, il Liebster Award, interpretate in modo così diverso da rendere impossibile stringere tutto in un solo articolo. In quello di oggi, oltre alla risposta alla seconda nomina, trovate anche le “formalità da tag” valide per entrambe le nomine ricevute.

Le regole:

Ringrazia chi ti ha nominato (Tulip Feel per il post precedente, Ricette da coinquiline per quello di oggi)
Rispondi alle 11 domande che ti pone
Crea 11 domande a cui i nominati da te dovranno rispondere
Nomina 11 blog e avvertili
Inserisci il logo Liebster Award  Continua a leggere “Domande random e relative risposte”

Cosa rende speciale un ambiente?

Bianco

Ultimamente ho ricevuto due nomine per il Liebster Award. Il bello di questi tag è l’originalità con cui ogni blogger li interpreta e ripropone, pur rispettando le “linee guida”. Nel mio caso, le nomine ricevute sono articolate in modo così diverso che non potevo rispondere in un unico post. Quindi oggi mi dedico alla prima – in ordine cronologico – giovedì ci sarà un post a parte per la seconda!

Cosa rende speciale un ambiente? Valentina di Tulip Feel (che ringrazio) ha sostituito le “canoniche” 11 domande previste dal Liebster Award con altrettante immagini e ci ha invitato a riflettere su ciò che rende speciale ogni ambiente rappresentato. Per me oltre all’ambiente in sé è importante il rapporto tra l’ambiente e le persone e/o gli oggetti che lo occupano. Il modo in cui ho raggruppato le 11 immagini la dice già lunga sul mio punto di vista in proposito.

Nel primo set in alto, ho riunito quattro ambienti resi speciali dal colore bianco. La luce viene amplificata e pervade l’ambiente. Trattandosi di negozi di abbigliamento e accessori, l’idea che mi suggerisce questa scelta cromatica è che la bellezza degli articoli esposti trascenda la moda del momento, e si collochi in una sorta di olimpo della bellezza pura ed eterna. Gli articoli che si stagliano contro il bianco sono i protagonisti assoluti, sembrano quasi sospesi, eterei; più che oggetti del desiderio, oggetti di culto. Per inciso, non è in negozi di questo stile che faccio i miei acquisti abitualmente!  Continua a leggere “Cosa rende speciale un ambiente?”

Scegliere le confezioni giuste contro lo spreco

3 consigli rapidi antispreco: scegliere le confezioni giuste

La prossima volta che “finite” un tubetto di crema mani, prima di buttarlo fate un “esperimento”: tagliatelo! Scoprirete che dentro c’è ancora crema sufficiente per almeno 2-3 generose applicazioni.

Con questa premessa oggi torno sull’argomento dello spreco condividendo con voi qualche considerazione sulle confezioni dei prodotti che acquistiamo.

Alcune confezioni non permettono di far uscire del tutto il contenuto. Non si riescono a svuotare completamente. Quello che rimane all’interno finisce sprecato! Altre confezioni invece possono essere svuotate del tutto, diminuendo o azzerando lo spreco.

La top-3 delle confezioni antispreco

  1. Barattoli
  2. Tubetti di plastica
  3. Bottiglie “classiche”

… e le corrispondenti alternative sprecone:

  1. Flaconi che non si svitano
  2. Tubetti metallici (vedi foto sotto)
  3. Brick con tappo in plastica

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Come comporre un pasto

Come comporre un pasto? Cosa mangiare a pranzo e cena?

Fino a poco tempo fa c’è stato il tormentone dei post intitolati What I eat in a day e, da appassionata di alimentazione (seppure non un’esperta), mi divertivo a leggere cosa mangiava la gente. Ho avuto l’impressione che molte persone, non solo giovanissime, non abbiano un’idea precisa di come comporre un pasto, nè di quali nutrienti si dovrebbero assumere in un giorno. Con questo disordine, si rischia di finire col mangiare male, senza neanche saperlo.

Prendere delle buone abitudini quotidiane è il primo passo per evitare di doversi in futuro sottoporre a una vera e propria dieta. Oggi mi dedicherò ai due pasti cardine per noi italiani, il pranzo e la cena. Avere un’idea su come comporli, su come distribuire gli alimenti nella giornata, sarà utile (spero!) anche a chi mangia fuori casa, per fare scelte più consapevoli.

Ci tengo a specificare che ciò che desidererei proporvi è solo qualche spunto di massima, non una dieta! Continua a leggere “Come comporre un pasto”